La luce risplende

Giovanni 1:5, “La luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta / compresa”.

La “luce” che risplende nelle tenebre è la “vita” che è nella Parola fin dall’eternità (v.4). Cos’è quella vita? È la conoscenza di chi è Dio così come è conosciuto nel Figlio crocifisso e risorto (Gv 17,3). E così, la luce che risplende nelle tenebre è la luce dell’autorivelazione di Dio nel Figlio suo, la «luce della conoscenza della gloria di Dio nel volto di Gesù Cristo» (2 Cor 4,6).

Questa luce risplende nelle tenebre nel momento in cui il Verbo viene ‘pronunciato’ definitivamente per mezzo di carne e sangue mediante l’incarnazione del Figlio (Gv 1,14.18); e risplende con supremo splendore e chiarezza proprio nel momento in cui questa carne e questo sangue sono dati per la vita del mondo sulla croce.

E’ sorprendente notare che Gesù è crocifisso a causa dell’oscurità che non comprende (anzi, odia) la luce, e che quindi cerca di vincerla (καταλαμβάνω può significare sia ‘vincere’ che ‘comprendere’). Eppure, è proprio nel momento stesso in cui l’oscurità vince la luce – perché non l’ha compresa (cioè, nel momento della crocifissione) che la luce risplende di più: è quando il mondo saprà che Gesù è ‘Io sono’ (Gv 8,28).

In questa immagine, la crocifissione di Gesù è illuminata dalla risurrezione (notare il simbolo della tomba aperta al centro dell’esplosione di luce, che diverge all’infinito). Essa è il luogo in cui la luce di Dio che si è fatta conoscere (la luce che è la vita) risplende nel mondo con perfezione salvifica, affinché proprio coloro che nelle loro tenebre non riuscirono a comprendere (e così cercarono di crocifiggere) la luce, possano ora essere trasformati in figli e figlie di quella luce. E’ nella carne spezzata e nel sangue versato di Gesù Cristo che percepiamo lo splendore della gloria del Dio invisibile.

Fonte: www.fullofeyes.com (https://www.instagram.com/p/CYHLJslLlnA/)