Accogliere il perdono

Matteo 26:75 “…e uscendo [Pietro], pianse amaramente”. 

Matteo 27:5 “… e uscendo [Giuda], andò a impiccarsi”.  

Consideriamo le risposte parallele di questi due uomini che entrambi hanno tradito Gesù. Qual è la differenza? Non ci è dato uno sguardo approfondito né nella mente né nel cuore dell’uomo e quindi è difficile rispondere al “perché” in un modo specifico. Tuttavia, la narrazione è abbastanza chiara da mostrare che Giuda, non credendo a Gesù, si sente solo nel suo peccato e lascia il posto alla disperazione, mentre Pietro continua a sperare oltre ogni speranza in Gesù e quindi nella misericordia del Padre.

Proprio come Mosè in Esodo 34:8 getta se stesso e il popolo attraverso il velo dell’ira di Dio e nel cuore del suo amore costante e della sua fedeltà, così anche Pietro sembra gettarsi attraverso le parole di condanna dell’avvertimento di Cristo in Matteo 10:33 e nel cuore del Suo insondabile perdono (Matteo 18:22). Di fronte al suo peccato – e anche di fronte a quella che sembra una condanna a morte senza scampo – Pietro si umilia sotto la potente mano di Dio, riversando su di Lui le sue ansie, sapendo che Egli ha cura di lui (1 Pt 5 :6-7).

In questo modo il peccato di Pietro è portato nel corpo di Cristo, appeso all’albero della croce al suo posto (1 Pt.2,24) e, dopo aver sofferto un poco, il Dio di ogni grazia lo ha ristabilito, confermato e rafforzato (1Pt. 5:10) mediante l’unione con il Signore risorto. Al contrario, di fronte al suo peccato, Giuda si dispera, dimentica (o non ha mai creduto) che Gesù perdona il peccato, che il suo perdono è illimitato per tutti coloro che si pentono, che tutti coloro che peccano contro il Figlio dell’uomo saranno perdonati, che se gli ingiusti abbandonano la loro strada troveranno compassione. Giuda dimentica, o ignora, o respinge, o non crede a queste cose, e così è lasciato a se stesso, portando il proprio peccato in se stesso sul proprio albero.

Il peccato, il fallimento, la vergogna, ecc. entreranno prima o poi nelle nostre vite. Sotto il loro peso, possiamo cadere nelle braccia sempre aperte di Gesù ucciso e risorto, dove c’è il perdono sconfinato, piuttosto che nella bocca sempre aperta di un disperato rifiuto di ricevere la misericordia che ci viene offerta.

Fonte: www.fullofeyes.com (https://www.instagram.com/p/CSovx25L0m2/