Il trono di Dio

Apocalisse 4:6, “In mezzo al trono e intorno al trono vi erano quattro esseri viventi…”.

Nella visione centrale dell’Apocalisse (cap. 4-5), Giovanni sta davanti al trono di Dio. Quattro “esseri viventi” circondano il trono e cantano incessantemente le lodi di Colui che vi siede.

Fino a questo punto, la visione di Giovanni della sala del trono divino concorda ampiamente con altre visioni celesti canoniche e non canoniche. Tuttavia, nel capitolo 5 viene introdotto un elemento che trasforma radicalmente la concezione non solo della sala del trono, ma del trono stesso e di Colui che vi è seduto. Questa trasformazione si manifesta con l’ingresso sulla scena dell’Agnello.

In Apocalisse 5:6, Giovanni ci dice che c’è un Agnello immolato, ancora in piedi, “in mezzo” al trono. Da una lettura attraverso la lente del Vangelo di Giovanni, questo Agnello non può essere altro che Gesù Cristo crocifisso e risuscitato, l’Agnello pasquale di Dio, la cui morte sostitutiva che assorbe l’ira divina rivela il Dio invisibile e così dà vita a tutto il mondo.

Una delle tante implicazioni che possiamo notare qui è che, ponendo l’Agnello immolato sul trono, Giovanni trasforma concettualmente il trono in un altare (o, per dire la stessa cosa, attraverso questa immagine il trono del cielo diventa la croce del Calvario).

Quando Giovanni si fermò sul Calvario davanti alla croce di Cristo, vide quattro donne lì raccolte attorno a Gesù crocifisso. Poi, anni dopo, quando quello stesso Giovanni è portato nello Spirito a stare davanti al trono di Dio, vede quattro esseri viventi raccolti intorno a Dio in trono. Attraverso gli occhi dello Spirito, la croce del Calvario è il trono dell’universo e il trono dell’universo è la croce del Calvario.

Fonte: www.fullofeyes.com (https://www.instagram.com/p/CSovx25L0m2/