ASSOLVIMI DALLE COLPE CHE NON VEDO

* Salmo 18, 13-14: Le inavvertenze chi le discerne? Assolvimi dalle colpe che non vedo. Anche dall’orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro dal grande peccato.

Non fare la Volontà di Dio ci crea disagio. Ed è proprio questo stato d’animo che ci permette il ravvedimento e la conversione. Il problema invece si pone quando compiamo qualcosa di male, senza avvedersene. Il salmista chiede a Dio di assolverlo da questo tipo di colpa, perché non è in grado di discernere le inavvertenze. E Dio lo farà sicuramente, finché non aprirà al suo discepolo gli occhi anche su questi aspetti.

Ma c’è un peccato che va assolutamente evitato, e in cui possiamo cadere senza accorgercene: l’orgoglio. Ogni volta che lasciamo agire il nostro io, pecchiamo di orgoglio. Decidiamo noi cosa è giusto e cosa non lo è, in modo autonomo e pericoloso. Se poi la scelta che facciamo si rivela esatta, il nostro orgoglio cresce sempre di più. Più confidiamo in noi stessi, e più ci allontaniamo da Dio. A volte non lo si fa appositamente. È un cedimento naturale, per chi ha vissuto molti anni della propria vita facendo affidamento solo sulle proprie risorse.

Del resto, Dio si è manifestato a noi proprio il giorno in cui non ce la facevamo più, in cui le nostre capacità si erano rivelate chiaramente un  fallimento. Proprio allora Dio ci ha preso con Sé e ci ha donato la sua Vita. Come dimenticarcene? E come distaccarci da Chi ci ha salvato, proprio facendo lo stesso errore che ci ha condotto tra le Sue braccia? Questo è assolutamente da evitare! Che fare?

* Salmo 18, 10-12: Il timore del Signore è puro, dura sempre; i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti, più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. Anche il tuo servo in essi è istruito, per chi li osserva è grande il profitto.

Premessa alla richiesta di assoluzione, è la consapevolezza che i giudizi del Signore sono fedeli, giusti, più preziosi dell’oro e più dolci del miele. Per essere assolti dalle colpe che non vediamo è necessario possedere un santo dono di Dio: il Suo timore.

Accostarsi a Lui con un atteggiamento di reverenza è l’unico modo per essergli graditi. Il timore del Signore e l’opposto dell’orgoglio e della superbia. Esso ci proteggerà da questo tipo di cadute.

Da quando il Signore è entrato nelle nostre vite, è Lui che ne ha in mano le redini. Questo ci crea gioia e felicità, perché noi ci fidiamo di Lui e di quanto ha in mente per noi.

Averne timore è indispensabile per farlo agire liberamente e bloccarlo può solamente farci tornare indietro, al giorno in cui ci sentivamo soli e padroni del nostro destino.

Ricordiamoci sempre dove ci ha condotto il nostro io e dove adesso ci conduce Dio. E a Lui sottomettiamoci con gioia, perché grande sarà il profitto.