Beati i puri di cuore

Il Signore pone una tenda nel nostro cuore, per questo esige da noi sincerità, purezza, coerenza. Se il cuore è puro, il nostro linguaggio, le nostre abitudini, il nostro comportamento saranno specchio di questa purezza. Da soli non potremmo mai raggiungere tale risultato: solo con Gesù accanto io potrò incamminarmi nella purificazione e, con sofferenze e prove, riuscirò a mantenermi al suo fianco.

Do a Gesù il mio sì, la mia volontà si conforma alla Sua e il mio cuore brilla di Lui e non più di me.

Ubbidire al Signore è l’unico modo per piacergli (cosa è la fede senza le opere?) ed essere sottomessi a Lui è l’unica strada da seguire per mantenere il nostro cuore immune da attacchi maligni e da ritorni alle abitudini precedenti.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Egli abita in loro ed essi possono godere di un rapporto speciale con il loro Creatore.

Senza la luce di Dio, possediamo solo un cuore di pietra. Siamo morti e, come esseri inanimati, vaghiamo qua e là senza capire, senza provare, senza amare davvero cose o persone.

La luce di Dio, invece, ci travolge con impeto enorme. Essa dona la Vita a un qualcosa, che fino ad allora era del tutto simile a un peluche, e da quel momento ci porta a vivere ogni giorno seguendo Lui e non più noi stessi.

I puri di cuore vedranno Dio, la purezza è possibile solo nell’ubbidienza alla sua Parola e nel rimanere in Lui. Il mio io è morto, Dio è il Signore del mio cuore e finalmente io posso sperimentare la Vita in me e la realizzazione di ogni mia aspettativa. Servire il Signore nell’ubbidienza ci permette di camminare nello Spirito e non nella carne e di sperimentare la pace e la pienezza in abbondanza. Servire Dio e avere timore del suo Nome sono una garanzia per custodire la parte più preziosa che nostro Padre ci ha donato.

* Matteo 15, 8-20 (puro e impuro)