Catechesi – METALLI E PIETRE PREZIOSE

“Le fondamenta delle mura della città sono adorne di ogni specie di pietre preziose. […] E la piazza della città è di oro puro, come cristallo trasparente.” (Apocalisse 21, 19a-21b)

  • La visione che Giovanni riceve della Gerusalemme celeste è magnifica, ricca di elementi preziosi. Ci sembra quasi scontato che la città di Dio sia così bella e sfavillante, ma non dobbiamo confondere questa visione con un racconto favolistico. Ogni dettaglio ha un profondo significato spirituale, prima che materiale.
  • Intanto dobbiamo ricordarci che questa città stupenda è la sposa dell’Agnello. Essa si è preparata da lungo tempo affinché Dio venga a dimorare in lei. Come ogni sposa che si rispetti è bellissima, riccamente adornata, riflette all’esterno ciò che prova nel cuore. Nessuna sposa viene all’altare sporca o trasandata: è una grave mancanza di rispetto nei confronti dello sposo, di Dio e dei convitati!
  • Non è necessario fare per forza matrimoni sfarzosi: anche una sposa povera è sempre curata e adorna pur nella semplicità. Del resto è meglio una sposa ricca di virtù, amore e sincerità piuttosto che una facoltosa ma ribelle. La sposa capricciosa siamo noi, ogni volta che pretendiamo di andare da Dio coperti dalle nostre opere della carne; ci mascheriamo da santi e giusti quando nel nostro cuore coviamo falsità e cattiverie.
  • Al contrario, la sposa semplice ma sincera siamo noi tutte le volte che ricorriamo a Dio mostrandoci per quelli che siamo. Consapevoli delle nostre mancanze, siamo però ricchi di fede in Dio, e questo è molto prezioso ai Suoi occhi. Infatti nella bibbia la fede è sempre paragonata all’oro puro! Ed esso è proprio il materiale di cui è formata la piazza della città (v.21)!
  • In una piazza non ci si può nascondere, anzi si è in piena vista; è il luogo della relazione, delle adunanze, del mercato, delle cerimonie o processioni… questo vale anche per la città di Dio. Tutto quello che si svolge nella piazza è per fede: il nostro ruolo come credenti, i nostri rapporti con gli altri fratelli e sorelle e con Dio, la nostra posizione nel corpo di Cristo, la testimonianza che rendiamo.
  • La fede è come l’oro puro, che è estremamente fluido e soprattutto trasparente! Noi siamo abituati a pensare all’oro come giallo, ma quello non è oro puro al 100% perché non sarebbe utilizzabile per scopi pratici. La presenza di altri metalli o impurità rende l’oro più duro. Ecco perché la fede è oro puro: rappresenta il totale abbandono e malleabilità del cuore del credente, e la sua totale sincerità e trasparenza agli occhi di Dio e del mondo.
  • In generale, più un materiale è prezioso e più è trasparente e brillante. È questo che lo rende speciale. Le spiagge sono piene di sassi opachi… ma nessuno si fa una collana con essi e soprattutto non li stima di valore!
  • I fondamenti della città di Dio sono pietre preziose, le più belle che si trovano in natura. Una caratteristica delle pietre preziose è la loro durezza. Mentre nell’oro la durezza è indice di impurità, nelle gemme è simbolo di preziosità. Infatti oro e gemme sono due materiali diversi (metallo e pietra). E diverso è il loro impiego, nella realtà come nella città di Dio. Le pietre preziose sono le basi della città; se fossero morbide e friabili la città crollerebbe su se stessa! Ma cosa rappresentano questi dodici basamenti di pietre preziose?
  • Il pensiero corre subito ai dodici apostoli; ma non solo. Dodici pietre preziose, disposte in un perimetro quadrato (proprio come la città celeste, v.16) sono la decorazione di un paramento sacerdotale dell’antico testamento, ovvero il pettorale dell’efod! Le dodici pietre corrispondono ai nomi delle 12 tribù di Israele (cfr Es 28,21). Questo prezioso pettorale è chiamato «pettorale del giudizio», e sopra di esso andavano indossati urim e tummin (lett. luci e integrità), ossia due pietre usate per conoscere la volontà di Dio. Dio stesso dice a Mosè di confezionare tutto questo per Aronne affinché il sommo sacerdote porti i nomi degli Israeliti e il loro giudizio sul suo cuore per sempre davanti al Signore.
  • Nel nuovo testamento, il vero e unico Sommo sacerdote è Gesù! Egli porta nel Suo cuore per sempre davanti al Padre i nomi di tutti coloro che appartengono al Suo popolo, e anche il loro giudizio. Solo Gesù infatti ha vissuto una vita perfettamente integra e nella luce (urim e tummin), e l’ha scambiata con la nostra sulla croce.
  • Le gemme preziose si formano nelle profondità della terra, ad alte pressioni e temperature; sono il risultato di potenti sconvogimenti terrestri. Nessun uomo può creare in laboratorio una gemma vera, perché non può replicare le condizioni estreme del nucleo terrestre. Anche noi siamo rinati dall’alto tramite un processo spirituale che solo Dio può fare. Ecco perché si dice che nessuno converte se non Dio. Egli è all’opera anche quando non Lo si conosce personalmente. Eravamo banale e comune terra, ora siamo pietre preziose!
  • Ma attenzione: dopo la nostra conversione siamo gemme allo stato grezzo. Le pietre preziose, quando vengono trovate nelle miniere, non sono ancora pronte per essere usate. Un diamante grezzo, ad un occhio non esperto, può essere scambiato per un banale sassolino di vetro. Il processo da pietra grezza a gemma lucente è lungo e anche… doloroso. Dio desidera impiegarci come pietre vive della Sua città, ci vuole rendere preziosi, saldi e riflettenti la Sua meravigliosa luce, ma questo è possibile solo tramite le prove! Infatti ciò che  rende magnifica una gemma sono le continue limature e i tagli precisi e affilati del Tagliatore. Anche dopo la nostra nuova nascita sono necessari molti ed incisivi interventi di Dio, affinché ogni nostra sfaccettatura rifletta la Sua Luce!
  • Oggi è possibile ricreare in laboratorio delle gemme sintetiche. Ma c’è un’importantissima differenza che le distingue dalle gemme autentiche: la perfezione. Può sembrare strano, ma le gemme vere sono imperfette! Le gemme sintetiche sono perfette, ma false! C’è chi vive per osservare rigidamente la legge ma senza amore e chi vive nell’amore vero che supera ogni legge! Diffidiamo dalla cosiddetta perfezione umana perché è sempre un falso. Invece la perfezione di Dio è vera perché è nell’amore.
  • Ovviamente, la città di Dio è fondata su gemme vere, non su quelle perfette ma false. Non ci si può fare santi da soli con i propri sforzi o cercare di passare dalla Porta sbandierando le proprie opere buone, perché Dio è un esperto gemmologo e si accorge subito della truffa. Non dobbiamo nemmeno preoccuparci delle nostre mancanze, perché Dio è capace di ricavare gemme preziose da banale roccia (cfr Mt 3,9: «Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre»); il segreto è lasciarsi modellare, lasciarsi gettare nel fuoco e nella pressione delle prove, confidando sempre che la Mano dell’Artista è al lavoro e non ci inganna.
  • E’ interessante il verbo usato nel v.19, adornarsi (di pietre preziose). Esso è il verbo kosmeoo, da cui in italiano cosmesi. Ma in greco non ha solo un significato estetico, come accade oggi. Esso significa prima di tutto “mettere in ordine”. Tant’è che kosmeoo ha la stessa radice di kosmos, il cosmo. Esso è il mondo creato, ordinato, che viene fuori dal caos primordiale. Il nostro è un Dio di ordine! La creazione è l’evidenza del pensiero di Dio. Questo deve farci riflettere su tanta trascuratezza che spesso viene scambiata per umiltà cristiana; niente di più falso. Senza cadere negli eccessi dell’idolatria del bello, curare e ordinare (una casa, se stessi, ecc) vuol dire riflettere all’esterno ciò che c’è all’interno del nostro cuore. Come vere gemme preziose.