Catechesi – COSTANZA E FEDE

“Chi ha orecchi, ascolti: Colui che deve andare in prigionia, andrà in prigionia;
colui che deve essere ucciso di spada di spada sia ucciso. In questo sta la costanza e la fede dei santi.” (Apocalisse 13, 9-10)

  • Non si tratta certo di uno di quei versetti piacevoli da ricopiare e memorizzare per i tempi di prova. Anzi sembra quasi che scoraggi di fronte alle prove che devono venire.
  • L’apocalisse parla delle cose ultime, quindi dobbiamo certamente intendere questo versetto come un appello alla perseveranza nei momenti della manifestazione dell’anticristo; ma può esserci comunque utile anche adesso, tutti i giorni, in quanto il mistero dell’iniquità è già in atto, anche se non pienamente manifesto.
  • Questo suggerimento arriva proprio dopo che Giovanni ha descritto la manifestazione dell’anticristo, la bestia, a cui il drago dà il proprio potere. Ci viene esplicitamente detto che alla bestia “fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli”.
  • Da chi fu permesso? Non certo dal drago, che per quanto spadroneggi sulla terra ha un potere limitato. Fu permesso certamente da Dio. Perché è sempre e solo Dio che ha in mano le sorti dell’universo. La Sua volontà è sovrana, sia che si tratti della perfetta volontà, sia che si tratti di quella permissiva.
  • Certo la cosa un po’ ci preoccupa. Che satana ci faccia guerra è cosa nota; dobbiamo essere sempre all’erta. Ma che ci vinca!? Questo ci suona strano, ma solo finché guardiamo le cose dal punto di vista carnale.
  • La vittoria di satana è sempre e solo apparente. Nella carne, lo vediamo dirigere stragi, guerre, odi, distruzioni ecc. e questo ci sembra il trionfo del male. Ma quello che conta è cosa accade a livello spirituale.
  • Quando Gesù fu catturato, processato, accusato ingiustamente, crocifisso, ucciso… di chi sembrava essere la vittoria? Del male. Nessuno mai avrebbe detto che Gesù avesse vinto satana proprio da quella croce. E invece noi sappiamo che Gesù ha veramente vinto, perché Dio ci fa vedere le cose da un punto di vista superiore!
  • La prova della vittoria di Cristo è stata la resurrezione. Ma Gesù aveva già vinto quando ha esalato lo Spirito.
  • Non potremo capire il versetto dell’apocalisse se non guardiamo all’esempio di Gesù. Noi siamo il suo corpo, quindi non è possibile che subiamo una sorte diversa da quella del nostro Capo. La vita comoda e facile nel mondo non ha il sigillo della croce.
  • Satana può riportare apparente vittoria sul nostro corpo quando ci fiacca con malattie, persecuzioni, prigionie, martirio. Ma quello che veramente gli interessa è la nostra anima. Tenta sempre di sedurla o di conquistarla e, se non ci riesce, mira al corpo perché sa che quando siamo provati fisicamente possiamo facilmente essere preda dello sconforto. Vuole farci smettere di confidare in Dio.
  • Il male vince solo se diamo la nostra adesione ad esso, solo se conquista la nostra anima. Per cui non dobbiamo temere prigionie, uccisioni o altri tormenti del corpo.
  • L’appello è talmente importante che viene preceduto dal versetto 9: “chi ha orecchi ascolti”. Basterebbe questo. Perché il segreto della vita con Dio è l’ascolto attento delle sue parole.
  • Gesù non ci nasconde la verità delle cose, non ci promette vita comoda per poi spiazzarci con delle prove. Satana fa così perché è mentitore fin dal principio. La cosa triste è che noi preferiamo avere le orecchie solleticate piuttosto che vedere la verità…
  • Ma il versetto non è solo un avviso delle cose che avverranno: è anche un invito per i santi, cioè coloro che sono separati dal mondo per appartenere a Dio.
  • Infatti dice che “in questo sta la costanza e la fede dei santi”. In questo: cioè proprio nelle cose terribili che sono preannunciate! Perché? Pensiamo a Gesù: la nostra fede è generata dal costato squarciato di Cristo sulla croce. E’ nella croce che abbiamo salvezza. Sì, proprio in quello strumento di tortura romana!
  • Costanza è ypomonè, che deriva dal verbo ypomeno. Esso significa “rimanere, stare solido, aspettare”. La costanza è perciò qualcosa che resiste e sta fermo! Essa è una virtù importante nel cristiano, un dono che va chiesto a Dio per perseverare fino in fondo, malgrado tutto.
  • Sembra strano che la costanza tragga origine dalle prove… ma in realtà è proprio così. Esse sono una scuola che insegna a confidare in Dio solo, a sperare nella sua salvezza e non nelle soluzioni umane.
  • La costanza implica aspettare. E’ una delle cose più difficili per noi uomini, vogliamo tutto e subito, ci adoperiamo con i nostri scarsi e stolti mezzi pur di avere quello che ci prefissiamo, o pur di evitare quello che non vogliamo.
  • E invece attendere ci insegna l’umiltà. Perché chi attende sa che è impotente di fronte agli eventi, ma è sereno perché ha riposto la sua fiducia nel Solo che mai potrà deluderla.
  • Dio salva sempre. A volte, può non salvare nella carne (“chi deve essere ucciso di spada, di spada sia ucciso”) ma sempre lo fa nello spirito, ed è questa l’unica cosa che veramente conta.
  • Quante morti di martiri hanno prodotto conversioni, anche dei loro persecutori?
  • Questo sia il nostro punto di vista sulle cose. Cioè quello di Dio!

FEDEECOSTANZA