Catechesi – CAMMINARE CON DIO

“Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono
e ciò che richiede il Signore da te:
praticare la giustizia,
amare la pietà,
camminare umilmente con il tuo Dio.” (Michea 6,8)

  • Questo versetto è la risposta ad alcune domande che un qualsiasi israelita si poneva, e che sono riportate ai versetti precedenti. Mostrano ancora un rapporto immaturo e poco confidenziale con Dio, perché cercano di essergli graditi con offerte e sacrifici.
  • Non che Dio non ne sia degno, ci mancherebbe. Ma non è quello il centro del problema. E infatti non tarda la risposta.
  • Il Signore ha rivelato ciò che conta, non è qualcosa di nascosto o astruso. Si tratta di amare Dio sopra ogni cosa e amare il prossimo come se stessi. Semplice, eppure impegnativo. Perché significa non vivere più per se stessi, nei propri egoismi.
  • Sembra strano, ma l’uomo sarebbe quasi più disposto a offrire in sacrificio il proprio figlio (v. 7) piuttosto che praticare la giustizia, per essere gradito a Dio. Ma da dove viene questa mentalità distorta?
  • Deriva dall’avere un’immagine errata di Dio. Significa essere idolatri, anche se si dice di servire l’unico Dio. Questo perché l’idolatria non è solo adorare qualcuno o qualcosa diverso da Dio, ma anche adorare una falsa immagine di Lui!
  • È una forma di idolatria che deriva principalmente dall’ignoranza, e che quindi si risolve con la conoscenza della verità. Basta ascoltare ciò che Dio dice di se stesso.
  • Questo spiega perché questa forma di idolatria è così diffusa… perché ascoltare è sempre difficile, preferiamo credere di essere a posto con Dio tramite riti e sacrifici, invece che prenderci tempo per stare con Lui.
  • È il tipo di idolatria maggiormente diffusa tra i cristiani. E’ più facile raggiungere un aborigeno con la Verità piuttosto che un cristiano che pensa di essere a posto con Dio.
  • Ma cosa induce a credere che Dio possa essere contento di sacrifici e riti sterili piuttosto che l’obbedienza alla Sua parola? Questo accade perché attribuiamo a Dio le nostre bassezze umane. Noi uomini siamo così: preferiamo ricevere l’adulazione e i regali degli altri piuttosto che vivere nella verità. Inflazioniamo le nostre parole aprendo bocca a sproposito e ci beiamo di riconoscimenti formali.
  • Ma Dio non è così! Non parla per il gusto di farlo. Quindi ogni parola che dice dovrebbe essere da noi considerata come oro colato, perché lo è! Ecco perché Dio gradisce l’ubbidienza piuttosto che tante moine spirituali. Ama la lode e la celebrazione, ma quando è vissuta nella sincerità del cuore.
  • Non ha senso infatti dire “Signore, Signore” e poi non fare quello che dice…
  • Il Signore ci indica tre cose fondamentali. Praticare la giustizia, amare la pietà e camminare umilmente con Dio. Esse sono gli elementi fondamentali del nostro percorso di vita. Non si può farne una e tralasciare le altre. Infatti…
  • Praticare la giustizia e amare la pietà sono come due piedi. Abbiamo bisogno di entrambi per metterci eretti e poter poi camminare. Si può anche avere i piedi funzionanti ma non usarli e stare sempre a riposo, anche se non ha molto senso.
  • Una volta che siamo in piedi dobbiamo anche andare avanti e ciò è possibile solo se la nostra direzione è quella giusta: questo ci è garantito solo dall’ascoltare Dio, con umiltà.
  • Abbiamo bisogno di due piedi per rimanere in equilibrio e camminare sicuri e spediti. Se usiamo solo un piede, andiamo a gamba zoppa, ci stanchiamo, e l’altro piede finirà per atrofizzarsi.
  • Soltanto giustizia senza pietà ci porta a diventare come i farisei; solo pietà senza giustizia si finisce come i buonisti.
  • Dobbiamo camminare con entrambi i piedi ed avere l‘umiltà di ascoltare Dio, per non intraprendere la rotta sbagliata!

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“il piede della giustizia; il piede della carità”