Catechesi – EL-SHADDAI

“Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: “Io sono Dio onnipotente:
cammina davanti a me e sii integro.” (Genesi 17, 1)

  • Erano moltissimi anni che Abramo già aveva impostato le scelte della sua vita secondo la parola di Dio, fin dal momento in cui gli fu detto di lasciare la sua terra ed andare. Eppure Abramo ebbe una nuova rivelazione della personalità e del carattere di Dio a ben 99 anni! Questo significa che non si è mai troppo vecchi né troppo esperti per avere una sterzata nella nostra vita di fede. Anzi, chi si mette a riposo non ha compreso nulla del cammino con il Signore.
  • Se Dio non si rivela, nessuno può conoscerlo. Tutte le speculazioni e le filosofie che parlano di Dio escludendo la Sua rivelazione tramite Gesù sono false. Nemmeno Abramo, che consideriamo padre della fede, poteva conoscere questo aspetto di Dio se Lui stesso non glielo avesse rivelato.
  • Dio usa molti nomi nella bibbia per rivelarsi, soprattutto nell’antico testamento quando ancora la rivelazione non c’era in pienezza, perché Gesù non era sceso sulla terra. Uno di questi nomi è scritto qui: El-shaddai. La traduzione come “Dio onnipotente” non è scorretta ma è parziale.
  • Per noi pensare a Dio come l’onnipotente è il massimo, e certo Egli lo è. Ma come si concilia la Sua onnipotenza con il Suo essere Padre? El-shaddai ce lo spiega.
  • L’incertezza e la molteplicità di interpretazioni di questo nome di Dio derivano dal fatto che la scrittura ebraica è fatta di consonanti e quindi diventa molto difficile capire l’esatta radice di una parola. Evidentemente per il Signore i molteplici significati sono tutti corretti, del resto Egli è Dio ed è il nostro Tutto!
  • Uno dei significati è legato all’abbondanza, alla moltiplicazione, alla fertilità. Del resto El-shaddai compare quasi sempre associato a promesse di abbondanza per chi contrae alleanza con Dio (a conferma, nel versetto successivo Dio dice ad Abramo che lo moltiplicherà grandemente).
  • La traduzione comune delle bibbie cristiane è “onnipotente”, e tale è certamente Dio. L’onnipotenza ha un legame anche con il significato precedente, in quanto la manifestazione più evidente è la creazione e l’abbondanza che ne deriva. Onnipotente è corretto, ma ci rende il nostro Dio un po’ distante, etereo. Molti atei lo usano addirittura come “scusa” dicendo che, se Dio è onnipotente, allora dovrebbe dimostrarlo intervenendo drasticamente nel mondo. Ovviamente noi credenti sappiamo bene che Dio lo farà un giorno, ma che oggi è ancora il tempo della pazienza e della misericordia, per nostra fortuna.
  • In uno studio rabbinico è stato avanzato anche un significato che completa il concetto di onnipotenza: cioè che El-shaddai sia “Dio che dice basta”. La vera Potenza non è solo quella che crea o che dà il via a qualcosa, ma anche quella che ha il potere di fermare. Non ci stupisca questo: pensiamo a Gesù che seda la tempesta.
  • Ma questo significato ne nasconde anche un altro, che forse si avvicina più di tutti per dare senso compiuto a tutto il versetto: El-shaddai come “Dio che basta”.
  • Il Dio che basta. La rivelazione sta tutta qui. Dio è l’unico veramente necessario nella nostra vita? Avere Lui è per noi più che sufficiente? Sappiamo considerare il resto (doni, affetti, comodità) come sovrappiù?
  • Il sovrappiù non dà senso alla vita, semmai la rende più ricca. Invece la presenza o meno del necessario cambia davvero la vita. Eppure siamo sinceri: quante volte noi consideriamo Dio come il sovrappiù e tutto il resto (famiglia, lavoro, amicizie, successo, ecc…) come il necessario?
  • Ci basta Dio o vogliamo sempre qualcosa in più, qualcosa d’altro? Ci basta avere la Sua approvazione o vogliamo anche l’applauso del mondo? Ci basta quello che ci dona ogni giorno con la Sua provvidenza o facciamo i salti mortali per accumulare cose in più?
  • Finché non abbiamo la rivelazione di El-shaddai nella nostra vita, saremo sempre inclini a costruirci idoli e a servirli. Se Dio non ci basta, vorremo sempre qualcosa o qualcuno in più, e ciò diverrà un idolo.
  • Ecco perché il Signore, dopo essersi rivelato ad Abramo come El-shaddai, gli dice anche di essere integro. Il termine ebraico è thmim, una parola quasi sempre usata per gli animali sacrificali senza difetti. L’integrità richiesta da Dio è dunque l’essere senza colpa, perfetto, puro.
  • Nessuno ovviamene lo è, a parte Gesù. Ma noi siamo in Cristo e tutto ciò che Lo riguarda è nostro! Questa è veramente una buona notizia. Davvero solo Dio basta: perché Lui è il nostro Tutto!
  • Ma essere integri è anche una scelta e non solo la conseguenza derivante dalla fede in Cristo. E’ la scelta di chi crede in El-shaddai, chi ripone tutta la sua fiducia in Lui sapendo che solo Dio basta.
  • È evidente che nella nostra vita non abbiamo ancora conosciuto Dio come El-shaddai. Spesso ci comportiamo con Dio come una fidanzata che si lamenta se non riceve regali dal suo amato o si dispera se perde quelli che lui le ha fatto. Cosa penseremmo di una ragazza che freme per avere un anello di fidanzamento, ma poi trascura il suo ragazzo? Che è egoista, interessata, che non lo ama veramente. O cosa penseremmo di una che piange perché ha perduto le lettere d’amore del suo fidanzato, non tenendo conto che Lui è lì per lei, accanto a lei? Che è stolta e incurante.
  • Insomma cosa è più importante? Il dono o Colui che lo ha fatto?
  • Dire “solo Dio basta” non è riduttivo. Non è un contentino. Non è la frase rassegnata di chi magari ha perso tutto e cerca di consolarsi. Se pensiamo che El-shaddai sia questo, non abbiamo capito Chi davvero è Dio.
  • Se anche perdessimo tutto, fossimo soli, abbandonati, poveri… ma avessimo Dio, saremmo i più ricchi dell’universo. Ecco perché Gesù poteva con tranquillità dire “mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre con me” (Gv 16,32). Gesù conosce bene El-shaddai.
  • Chi conosce El-shaddai è tranquillo e fiducioso come un bambino in compagnia del proprio padre. Un bimbo non porta dietro monete, perché se ha bisogno chiede al padre; non ha paura di brutti incontri, perché sa da chi rifugiarsi se viene minacciato. Quando è nelle braccia di suo padre, non cerca altri, non chiede altro.

Catechesi_32“il Dio che basta – il Dio la cui provvidenza oltrepassa ogni esigenza della vita”