Catechesi – VERGINI SAGGE E VERGINI STOLTE

“Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge;”  (Matteo 25, 1-2)

  • La famosa parabola delle dieci vergini contiene dettagli molto importanti sul regno di Dio e su come funzionano le cose in esso, a partire proprio dal primo versetto.
  • Intanto: le cinque vergini stolte non sono persone del mondo, a cui non interessa nulla di Gesù. Se sono promesse spose, significa che appartengono al gruppo dei credenti! La scrittura è chiara: il regno dei cieli è smile a dieci vergini! Non dice: è simile a cinque vergini sagge…
  • Noi abbiamo un’idea spesso vaga e molto utopica del regno di Dio. Gesù dice a tutti che il regno di Dio non va cercato qui o là, ma è in mezzo a noi. Certo si riferiva alla Sua presenza sulla terra, ma vuole anche dirci che non ha senso idealizzare le persone. Il regno di Dio è una famiglia, e come in tutte le famiglie c’è sempre qualche membro “scomodo”, per vari motivi.
  • Tra l’altro notiamo che tutte le vergini stanno aspettando lo sposo, perché tutte prendono le lampade. Evidentemente chi non prende la lampada non fa parte del regno, è un non credente che non sa Chi sta arrivando e nemmeno se ne cura. C’è però un dettaglio che fa la differenza tra le vergini, che mostra inequivocabilmente a tutti la stoltezza delle une e la saggezza delle altre: l’olio, preso in piccoli vasi dalle sagge e dimenticato (o non voluto?) dalle stolte.
  • I termini utilizzati in greco si riferiscono proprio a saggio e stolto nel senso di intelligente/perspicace e folle/sciocco. Dobbiamo dedurre quindi che il regno di Dio è classista? Ovviamente no. Giacomo nella sua lettera è chiaro: se uno manca di sapienza la chieda a Dio!
  • Si può essere anche limitati nella carne, ma questo non è un requisito che include o esclude dal regno. L’importante con Dio è ascoltare. E questo lo può fare chiunque! Anche uno che non è particolarmente sveglio di natura. Le vergini stolte sono tali perché non hanno chiesto a Dio la sapienza!
  • La loro stoltezza si manifesta anche nel modo in cui si relazionano alle compagne sagge: chiedono il loro olio. Detta così, ci sembra una richiesta lecita. Anzi ammettiamolo: forse ci siamo scandalizzati del netto rifiuto delle sagge. Ma se il Signore le definisce così, vuol dire che lo sono veramente, e lo dimostrano con il loro comportamento.
  • Le sagge non hanno preso alla leggera l’invito di Dio alle nozze. Si sono preparate, si sono concentrate su ciò che era importante per quell’incontro, senza disperdersi in altre inutilità mondane. Le sagge sanno bene che la salvezza è personale. Questo è il senso della loro risposta, del loro rifiuto. Cosa sarebbe successo se avessero condiviso l’olio? Che lo Sposo non avrebbe avuto nessuna sposa!
  • Questo scuote la nostra idea di cristianesimo, evidentemente falsa su certi aspetti. Non si fa altro che dire che il cristiano deve aiutare tutti, che deve accogliere chiunque… in realtà si sta solo creando un idolo, cioè l’immagine del cristiano perfetto, o meglio, perfezionista. Quello che dice sempre sì a tutti, che non si adira mai, che va d’accordo con tutti… non è un cristiano. È un perbenista o un poveretto che stramazza pur di assecondare le esigenze degl altri.
  • Il vero cristiano è… quello che segue Cristo! Quindi segue la Verità, che porta inevitabilmente al confronto e allo scontro. Il cristiano ha Cristo come priorità e servirà solo chi gli viene indicato dallo Spirito Santo. Non per fare preferenze, ma perché solo Dio sa se talvolta il miglior servizio per far ravvedere una persona è lasciarla in balìa di se stessa (o di satana, cfr 1 cor 5,5).
  • Le vergini sagge sanno che i rifiuti sono importanti per responsabilizzare gli altri. Esse hanno troppo a cuore l’incontro con Gesù e si rendono conto che altre persone, anche appartenenti al regno, possono diventare ostacolo. Quante volte un familiare o un amico a cui vogliamo bene ci ha però portato lontano da Dio? Per compiacere lui/lei abbiamo perso l’occasione più importante!
  • Chi non condivide il nostro cammino cercherà sempre di distrarci, in modo consapevole o no. Può essere con richieste di aiuto, con pretese assurde, con recriminazioni. La nostra saggezza (e salvezza) sta nel rifiuto. Perché farci fermare da chi non ha interesse ad incontrare Cristo?