Catechesi – NON PIU’ GIACOBBE MA ISRAELE

“Riprese: “Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!” (Genesi 32, 29)

  • Queste parole sono pronunciate da Dio dopo che ha lottato con Giacobbe sul fiume Iabbok e gli ha slogato l’anca. Giacobbe stava scappando dal confronto con il suo passato, mandando avanti la sua famiglia e i suoi beni come “cuscinetto” protettivo per non essere ucciso dal fratello Esaù.
  • Giacobbe sembra vittima delle circostanze e invece ad un’analisi attenta si scopre che affronta le conseguenze delle sue scelte sbagliate e dei suoi modi di fare poco ortodossi.
  • Il nome Giacobbe significa “il soppiantatore”, e tale è Giacobbe nella carne. Nei confronti di Esaù, di Isacco, di Labano (il suocero)… organizza sempre stratagemmi per far tornare le circostanze a proprio vantaggio. E’ evidente che il Dio di Abramo e di Isacco non è ancora diventato il suo Dio.
  • Quello che accade a Giacobbe è significativo per tutti noi, perché prima o poi tutti ci troviamo allo Iabbok della nostra vita, a lottare con Dio.
  • Ma cos’è questo Iabbok?
  • È un affluente del Giordano che Giacobbe deve attraversare per entrare nella terra promessa. Il suo nome significa “luogo del passaggio”, ed evoca la notte pasquale.
  • Il Signore non può lasciarci entrare nella terra promessa della nostra vita con tutti i cimeli e idoli del nostro passato. Vuole che ce ne sbarazziamo per sempre. Per questo ci affronta quando siamo rimasti soli, quando cioè non abbiamo intorno la copertura dei doni e delle benedizioni di Dio.
  • Il problema non è tanto il passato di Giacobbe, quanto la sua mentalità. I problemi che Giacobbe si porta dietro sono il risultato di un modo di fare sbagliato.
  • Lo Iabbok è il momento della verità, l’occasione di guardarsi per quello che si è realmente, senza maschere o giustificazioni.
  • Noi facciamo come Giacobbe, lottiamo strenuamente con Dio perché non siamo disposti a morire a noi stessi. Magari a perdere beni, persone, doni… ma non ad affrontare lo specchio della Verità. Eppure c’è una grande benedizione che ci aspetta!
  • Dio lotta con Giacobbe perché sa che è l’unico modo per aiutarlo in quel momento. Noi ci aspettiamo sempre che l’aiuto di Dio sia solo amorevole e delicato, ma il Suo amore si concretizza anche con correzioni e prese di posizione decise.
  • L’io di Giacobbe è molto forte, tant’è che Dio, “vedendo che non riusciva a vincerlo”, gli sloga l’anca. Perché proprio questa articolazione?
  • Perché da allora in poi, Giacobbe non camminerà più per se stesso. Camminerà solo per Dio e con Dio, perché il Signore lo ha reso fragile e vulnerabile… quando siamo deboli, è allora che siamo forti! (2 cor 12,10)
  • Dopo lo Iabbok, Giacobbe non è più lo stesso uomo di prima, ecco perché Dio cambia il suo nome in Israele. Dare nome a qualcuno significa decretarne l’appartenenza e ricrearlo di nuovo. Quindi da ora in poi Giacobbe è un uomo rinnovato, appartiene a Dio e si è convertito dalla sua mentalità.
  • Il nome Israele è di fondamentale importanza perché definisce l’uomo nuovo e la sua relazione con Dio. Nella traduzione italiana il significato del nome sembra “colui che lotta con Dio”, anche se leggendo la versione greca e da alcune fonti ebraiche il significato più vicino è “potente con Dio, colui che sta vittorioso con Dio”.
  • La traduzione italiana non è errata ma può essere fuorviante, perché quando diciamo che Israele è colui che lotta con Dio, pensiamo a qualcuno che si oppone al Signore e lo combatte, come ha fatto Giacobbe sullo Iabbok.
  • È vero, la relazione con Dio comporta spesso dei momenti di combattimento interiore, quando la nostra volontà cozza contro la Sua… ma il nome Israele rappresenta l’uomo nuovo, e non può avere alcuna relazione con l’uomo vecchio Giacobbe! Tant’è che Dio dà questo nome quando ha già slogato l’anca al patriarca.
  • Quindi Israele è sì colui che lotta con Dio… ma al Suo fianco! E chiunque sta al fianco di Dio è senz’altro potente e vittorioso, non per le proprie umane capacità ma per la presenza del Dio vivente!
  • Da Giacobbe il soppiantatore, che si oppone a Dio a viso aperto…
  • … a Israele, colui che lotta al fianco di Dio, il Signore degli Eserciti!

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