“…ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta.” (Luca 10, 42)
- Nella vita, spesso pensiamo di non avere scelta. Ci sono circostanze sfavorevoli, doveri familiari, impegni lavorativi… facciamo tutto per dovere, raramente per piacere. Ci ritroviamo a pensare che non abbiamo scelto le situazioni che viviamo, ma che dobbiamo comunque essere presenti per senso del dovere.
- Ma se siamo in una certa famiglia è perché un giorno abbiamo scelto la persona che abbiamo sposato. Se facciamo un certo lavoro è perché un giorno abbiamo accettato o cercato quel tipo di impegno. Se nella vita ci capitano situazioni dolorose è perché spesso si tratta delle conseguenze di scelte sbagliate del passato, sia nostre che di nostri congiunti.
- Non abbiamo potere sulle persone o sulle situazioni, ma abbiamo un grande potere: quello della libera scelta.
- Marta, agli occhi umani, è vista come vittima delle circostanze. Molte donne di casa si immedesimano in lei, e pensano: ma chi avrebbe dovuto fare quei servizi? Se Marta ospita in casa sua, è lei che deve pensare a tutto: pulizie, pranzo… sembra perfettamente normale che si aspetti un aiuto da parte di sua sorella.
- Ma se ci fermiamo qui, stiamo considerando la situazione solo dal nostro limitato punto di vista, non da quello di Dio.
- Se Marta non avesse avuto le incombenze domestiche, forse si sarebbe seduta anche lei ai piedi del Maestro? Forse sì. O forse no, perché la sua mentalità è sbagliata!
- Quante volte pensiamo: mi piacerebbe pregare di più, passare più tempo con Dio e la Sua parola… ma non ho tempo! Devo fare questo, mi chiamano a fare quello, ecc…È lo stesso ragionamento che ha fatto Marta. Gesù non le dice niente, non la trascina a forza ad ascoltarlo… ma quando Marta avanza per accusare la sorella, Gesù precisa subito come stanno veramente le cose!
- Marta fa due errori principalmente. Uno, non dà vera importanza all’Ospite. Quando qualcuno ci viene a trovare lo fa per stare con noi, per parlarci, non per vederci affaccendati.
- Due, si rivolge a Gesù non per chiedergli aiuto, ma per rimproverare! Rimprovera Maria e implicitamente anche Gesù (“non ti curi che mia sorella mi abbia lasciata sola”?)
- Da questo dobbiamo capire che non basta accogliere Gesù nella propria casa, come ha fatto Marta: gli va anche data l’attenzione e il tempo che merita. Il tempo passato con Dio non è MAI tempo sprecato.
- Gesù non ci obbliga a stare con Lui, ma di fronte ai nostri falsi e inopportuni lamenti ci ricorda quali sono le priorità.
- Rimane tuttavia un dubbio pratico. Con la casa piena di persone (Gesù viaggiava con i suoi discepoli e molta gente lo seguiva) chi avrebbe dovuto preparare da mangiare?
- Se Marta si fosse fermata ad ascoltare Gesù, ed avesse avuto fede in Lui, si sarebbe ricordata che Gesù aveva, non molto tempo prima, moltiplicato i pani e i pesci per una folla immensa (Lc 9, 12-17)!
- Ecco perché Maria è seduta (o come suggerisce il verbo greco, prostrata) ai piedi di Gesù. Non è solo affascinata dalle Sue parole, ma sa bene Chi ha davanti. Maria non è agitata o preoccupata perché conosce Gesù!
- Marta ancora pensa di aver accolto in casa un profeta, un uomo giusto, non il Figlio di Dio. Altrimenti non cercherebbe di servirlo con i suoi sforzi, ma si farebbe nutrire da Lui.
- Il termine greco usato per “servizi” è diakonia, da cui diacono. E’ un servizio fatto volontariamente, non un imposizione. Ma non importa quanto un servizio sia fatto bene o sia utile, perché se è una nostra iniziativa non conta niente agli occhi di Dio. Il vero servizio è quello fatto in ubbidienza ad una richiesta del Signore, non da un errato affannarsi interpretando falsamente bisogni e aspettative.
- Ecco perché Gesù precisa che Maria ha scelto la parte migliore. Anzi, la parte buona (agathen) che è ancora di più. Perché dire migliore, è come dire che tutto quello che si fa per Dio è buono; poi ci sono vari gradi di bontà. Invece no!
- Maria ha scelto la parte buona, quindi Marta ha fatto una scelta sbagliata! Con Dio non ci sono gradazioni di grigio, ma solo bianco o nero.
- La parte buona scelta da Maria non le sarà tolta, perché tutto passa a questo mondo, ma l’unica cosa che resta in eterno è la Parola di Dio.
- Gesù precisa inoltre che una sola cosa è necessaria. Il termine greco tradotto con “una sola cosa” è enos, che vuol dire anche uno solo.
- Pertanto la frase di Gesù può anche essere resa come: “Uno solo è necessario”!
- Non si tratta di fare, dire, cercare delle COSE, ma di ascoltare una PERSONA!