Catechesi – LA FRANGIA DEL MANTELLO

“Ed ecco una donna, che soffriva d’emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.” (Matteo 9, 20)

  • Quante volte abbiamo letto questo episodio della donna emorroissa. Fa un gesto istintivo, quasi banale, per ottenere una guarigione. In realtà si tratta di un’importante lezione di teologia!
  • Non diamo per scontato il gesto della donna, perché ad un occhio superficiale può sembrare un atto di superstizione, più che di fede. Ci ricorda quei credenti che fanno il giro di mille santuari per strappare una grazia, che tengono santini dovunque, che toccano e baciano statue di santi. Questa non è fede. Perché solo Dio fa grazia, e Lui è ovunque, che Lo si preghi in un santuario o nella propria camera. Dio non è nelle statue o nelle immaginette: Dio è Spirito.
  • Quindi all’apparenza, anche l’emorroissa potrebbe sembrare una «baciapile». Ha sentito che passa Gesù e si mescola alla folla, Gli tocca un lembo del mantello perché dice «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita» (v.21). E così avviene! Gesù le dice «la tua fede ti ha guarita». Quindi l’emorroissa è una donna di fede, non una superstiziosa.
  • Per capire, dobbiamo soffermarci su un dettaglio apparentemente insignificante: il lembo (in greco kraspedon, cioè estremità, frangia, orlo) del mantello (imation).
  • Non è una frangia qualunque, non è un vezzo decorativo: Gesù è un ebreo, e ciò significa che il mantello che indossa è il tipico mantello che tutti gli ebrei portavano, ossia con frange ai quattro angoli. Ancora oggi gli ebrei (maschi) indossano un mantello ornato di frange, il talled (o tallit), ma lo usano solo durante la preghiera. Ha i tipici colori bianco e azzurro, e c’è una ragione biblica per ogni dettaglio che lo caratterizza, soprattutto per le frange!
  • Ora, Gesù non era un rabbino «ufficiale», non vestiva alla maniera dei farisei, in più era un falegname quindi è improbabile che il Suo mantello fosse di ricca fattura o con colori speciali. Ma senz’altro aveva le frange, perché questo era un comando dato da Dio a Mosè per ogni israelita, da osservare di generazione in generazione. Esso si trova in Numeri 15, 37 ed è confermato in Deuteronomio 22,12: fare delle nappe agli angoli del mantello. Sappiamo bene che Gesù non era limitato dalla Legge, che spesso l’ha «infranta» in nome dell’Amore e che mal sopportava le scrupolosità ipocrite dei farisei; quindi senz’altro non indossava un mantello con frange per un fatto ritualistico. La ragione si trova nel significato che il Padre dava a quelle frange.
  • In Num 15 leggiamo infatti che Dio diede questo precetto agli Israeliti affinché quelle nappe (in ebraico zizit) ricordassero loro di tutti i comandamenti del Signore. Vedendole, gli israeliti non sarebbero stati distratti dai desideri del loro cuore o dei loro occhi per poi peccare. In pratica, è come quando un genitore mette davanti agli occhi del figlio piccolo un «ninnolo» per consolarlo se piange o per attirare la sua attenzione se si allontana o è distratto.
  • Gesù non aveva certo bisogno personalmente di questo simbolo. Ma gli altri sì! Quelle frange indossate dal Verbo di Dio fatto carne sono lì per ricordare a tutti di guardare a Lui, senza distrarsi! Tra l’altro Dio specifica (Num 15,40) che questo «promemoria» serve non solo a ricordarsi delle Parole del Signore, ma anche a metterle in pratica così da essere santi per Lui, «il vostro Dio».
  • Molti nella folla quel giorno toccano Gesù e Lo schiacciano addirittura (Lc 8,45) eppure solo una donna viene guarita da una potenza (dynamis, Mc 5,30) emanata da Gesù. Perché? Perché quella donna sapeva bene cosa stava per fare. Conosceva il significato delle nappe e capisce che Chi le indossa non è un profeta qualunque: è l’Autore del precetto delle frange.
  • L’emorroissa è una «fuori legge», impura a causa del suo male, esclusa dalla comunità, dalla famiglia, dal poter avere una vita affettiva. Non può toccare un uomo, non può diventare madre; non può essere donna insomma. E allora fa l’unica cosa possibile: tocca la Frangia di Dio, tocca quell’Uomo che è stato mandato dal Padre a ricordare a tutti Chi è Dio. La donna afferra la parte sacra dell’abito perché ha capito che non potrà mai essere purificata con i propri sforzi o con cure palliative, ma solo toccando la Purezza in Persona. Ecco perché Gesù la definisce donna di fede!
  • L’emorroissa vuole essere santa, vuole cioè tornare a far parte del popolo di Dio, vuole che Dio sia il suo Dio. E così avviene. Da impura a figlia di Dio, in un istante.
  • L’iniziativa e la determinazione della donna le valgono una guarigione miracolosa, non solo del suo corpo ma anche della parte più intima del suo essere. Ecco perché Gesù le dice che la sua fede l’ha salvata: Dio risponde sempre alla fede, anche quando non è pubblicamente mostrata.
  • Il passo più difficile a volte è il prendere l’iniziativa, il farsi largo attraverso la gente che pressa Gesù. L’emorroissa sapeva che a causa del suo male non poteva toccare nessuno, pena il renderlo impuro secondo la legge. Ma di fronte a Gesù che passa, si libera di ogni fardello e di ogni timore. La fede elimina in lei ogni paura del giudizio degli altri e del giudizio di Dio. Se aspetta di essere pura abbastanza per avvicinarsi a Lui, non Lo incontrerà mai. Ma finalmente capisce che la solo la santità di Gesù la renderà pura e santa!

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