Crescere nello Spirito

1Quando Israele era giovinetto,
io l’ho amato
e dall’Egitto ho chiamato mio figlio.
2Ma più li chiamavo,
più si allontanavano da me;
immolavano vittime ai Baal,
agli idoli bruciavano incensi.
3Ad Èfraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano,
ma essi non compresero
che avevo cura di loro.
4Io li traevo con legami di bontà,
con vincoli d’amore;
ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia;
mi chinavo su di lui
per dargli da mangiare.
(Osea 11, 1-4)

Appena siamo rinati dall’alto, abbiamo cominciato subito a nutrirci con continuità delle cose di Dio, leggendo la Sua Parola, pregandoLo in ogni luogo e momento, e consegnandoGli tutto quanto ci riguarda. E’ una fase in cui ci sembra di essere già in paradiso, la vita di cristiani ci appare facile e appagante. Il Signore ci corteggia e ci fa sentire il Suo amore in modo tangibile e noi vediamo tanti piccoli e grandi miracoli della Sua potenza in noi e intorno a noi. Tutto ciò è meraviglioso. Ma siamo solo all’inizio: siamo neonati in Cristo.

Poiché è un Padre amorevole, Dio ci culla, proprio come un genitore fa con il suo bambino da poco nato. Nella fase di infanzia spirituale percepiamo chiaramente che Dio ci ama e questo ci basta, poiché ci riempie; abbiamo bisogno di tutto ed ogni cosa necessaria ci è provveduta con sollecitudine e amore. Del resto, un neonato è troppo piccolo e fragile e morirebbe subito senza continue cure e nutrimento.

I neo genitori sono fieri del loro piccolo, ma non certo per quello che fa (in effetti non fa molto, tranne piangere, dormire e mangiare…); essi lo amano esclusivamente per quello che è: loro figlio! Anche il nostro Padre celeste ci ama per quello che siamo: Suoi figli. Non ci ama per quello che facciamo, però è importante che cresciamo nello spirito. Arriva un giorno in cui dobbiamo uscire dalla culla: se non lo facciamo, limitiamo la nostra crescita e rischiamo di rimanere intrappolati! Chi ha mai provato, da adulto, a rinfilarsi in una culla? Anche se essa è stata la nostra sistemazione privilegiata per un periodo di tempo, non è detto che lo debba rimanere per sempre!

Il Signore ci ha nutriti e rafforzati cosicché noi imparassimo a camminare e a parlare; continuiamo a nutrirci per crescere. È questo quello che il nostro Padre celeste vuole: che diventiamo adulti nello Spirito.

Il percorso di sviluppo e maturazione, per ogni discepolo, passa attraverso delle tappe, il cui scopo è arrivare a conoscere realmente Gesù, e diventare, come Giovanni, “il discepolo che Gesù amava”. Ogni passaggio è necessario per la nostra crescita di figli di Dio, per non rimanere sempre dei neonati in Cristo.

Per farci diventare adulti nello spirito, Dio Padre permette che accadano situazioni e prove volte a rafforzarci e a farci esercitare la fede. Lo scopo per cui Dio permette le prove non è mai il nostro male, ma sempre e solo il nostro bene e la nostra correzione ed istruzione.