Cosa vogliamo fare per il Signore? La nostra unica risposta sia: amare e evangelizzare. Perché ciò è possibile solo se moriamo a noi stessi?
Perché l’uomo da solo non sa amare, e sappiamo tutti che è così.
Quindi, fratelli, rinunciamo al nostro io per amare il prossimo nel Signore? Lo desideriamo?
Dio sente il peso che ha il nostro io su di noi, avverte bene la nostra sofferenza nel portarlo. Vogliamo noi consegnargli il nostro io? La potenza di Dio si sprigionerà su di noi, e noi saremo una cosa sola con Lui. Vogliamo ciò?
Fratelli, il nostro “lo voglio” non sia solo parola. Sia meditazione, riflessione e rinuncia. Non siamo precipitosi, perché esserlo dimostra superficialità. Siamo cauti e riflettiamo: giorni, ore, mesi se necessario.
La nostra vita cambierà fino in fondo, e non può accadere con un sì poco studiato e valutato. Scegliamo col cuore, perché questa è solo una questione d’amore. Amore e vita. Morte nostra e fine della schiavitù.
Il nostro sì sia totale: corpo, anima, spirito. Questa riflessione non si esaurisce in poco tempo, ma noi sappiamo cosa fare. L’amore è libertà, scelta, desiderio e passione vera. Noi lo conosciamo bene nella carne, così sia anche verso il Signore. Riversiamo tutto ciò che finora era per noi su di Lui, ed Egli diventerà per noi il nostro tutto, e noi saremo per Lui il bene più grande.
Entriamo nella scuola dell’Amore, dove è bandito ogni senso di perfezione. Meditiamo Colossesi 1, per capire che è Cristo che ci permette tutto col Suo primato, e noi siamo per Lui ora e sempre.
* Colossesi 1: 1Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, 2ai santi e fedeli fratelli in Cristo dimoranti in Colossi grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro! 3Noi rendiamo continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere per voi, 4per le notizie ricevute della vostra fede in Cristo Gesù, e della carità che avete verso tutti i santi, 5in vista della speranza che vi attende nei cieli. Di questa speranza voi avete già udito l’annunzio dalla parola di verità del vangelo 6che è giunto a voi, come pure in tutto il mondo fruttifica e si sviluppa; così anche fra voi dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, 7che avete appresa da Èpafra, nostro caro compagno nel ministero; egli ci supplisce come un fedele ministro di Cristo, 8e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito. 9Perciò anche noi, da quando abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi, e di chiedere che abbiate una conoscenza piena della sua volontà con ogni sapienza e intelligenza spirituale, 10perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; 11rafforzandovi con ogni energia secondo la potenza della sua gloria, per poter essere forti e pazienti in tutto; 12ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
13È lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti
nel regno del suo Figlio diletto, 14per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati. 15Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; 16poiché per mezzo di lui
sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
17Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. 18Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro
che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose.
19Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza 20e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli.
21E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che facevate, 22ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto: 23purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato ministro.
24Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. 25Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi di realizzare la sua parola, 26cioè il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, 27ai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della gloria. 28È lui infatti che noi annunziamo, ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza, per rendere ciascuno perfetto in Cristo. 29Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.
* Galati 2, 20: 20Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
Non più io, ma Cristo, prosegue San Paolo. E allora, basta essere schiavi dell’io. Così sia!
Ricordiamoci dunque:
– un “sì” salva un cuore.
– un “lo voglio” permette il frutto.
– un “non più io” porta alla resurrezione.
Così è, così sia per tutti noi.
* 1 Tessalonicesi 5