Fede e opere

14Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? 15Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano16e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? 17Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa.18Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. 19Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! 20Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore? 21Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull’altare? 22Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta 23e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. 24Vedete che l’uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede.  (Giacomo 2, 14-24)

Paolo e Giacomo, nelle loro lettere, confermano l’importanza di due elementi (fede ed opere) che non sono in competizione fra loro, ma sono in rapporto di consequenzialità e reciproca conferma. Sia Paolo (Rm 4,3) che Giacomo (2,23) citano lo stesso versetto dell’Antico Testamento riguardante Abramo:

6Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. (Genesi 15, 6)

Questa è la chiave di tutto. Abramo trova la forza di andare al monte Moria solo per pura fiducia in Dio. Non discute la presunta assurdità o crudeltà della richiesta: ecco perché è giustificato per fede. Quante volte noi tergiversiamo quando Dio ci parla? Quante volte cerchiamo appigli, scuse, o comode alternative su cui adagiarci pur di non fare quello che ci chiede?

Abramo crede in Dio e, come conseguenza, si alza e va, compiendo tutto quanto prescritto fino in fondo. La sua fede si concretizza in azioni che profumano di obbendienza: ecco perché è considerato giusto per le opere, quelle dello Spirito! Quante volte invece noi facciamo opere “per il Signore” senza che Lui ci abbia chiesto nulla? Questa è disobbedienza, che è l’antitesi della fede.