Figli nel Figlio

16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che disse: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”. (Matteo 3, 16-17)

Sembra paradossale, ma Gesù è stato dichiarato ufficialmente Figlio non già appena nato nella carne, ma al momento del Battesimo al Giordano, con la discesa dello Spirito Santo.

Il Padre chiama Gesù “Figlio prediletto” appena avviene l’unzione, anche se il Figlio non aveva ancora iniziato la sua missione. Il compiacimento del Padre verso Gesù al Giordano è lo stesso che Egli ha nei confronti dei Suoi figli neonati nello Spirito: amore incondizionato a prescindere da ciò che essi fanno!

Questo amore non finirà mai. Un padre o una madre non smettono mai di amare i loro figli, qualunque cosa succeda. Li amano da neonati, bisognosi di tutto; li amano da bambini, vivaci e irresponsabili; li amano quando sono ormai adulti e fanno scelte spesso molto diverse dalle loro. Il rapporto che genitori e figli hanno tra loro cambia e si modifica nel tempo, ed è giusto che sia così; ma l’amore resta. Se ciò è vero per i genitori umani, quanto più per il nostro Padre celeste?