FORTE COME LA MORTE_parte I

* Cantico 8, 6-7: Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore! Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore, non ne avrebbe che dispregio.

Dopo averlo cercato, l’amata riabbraccia felice il suo diletto. Ella ha capito tutto del suo sposo. Ha capito il perché del suo allontanamento, ha mantenuto viva la speranza di ritrovarlo, è rimasta salda nel momento della breve separazione. La donna sa di aver dato il proprio cuore alla persona giusta e in lei prevale una smisurata fiducia e tranquillità. Quando non ha ritrovato il suo diletto, grande è stato il dispiacere, ma in lei ha comunque predominato la certezza che lui non l’avesse dimenticata e che continuasse ad amarla come prima.

* Cantico 2, 16: Il mio diletto è per me e io per lui. Questo non può cambiare mai. Io sono del Signore e il Signore è per me. Domani questa verità sarà confermata, ogni giorno per sempre. Io sono per il mio sposo e lui è per me. E lo sposo me lo ha confermato già: quando è più distante, è all’opera per preservarmi dai mali e per liberarmi dalle afflizioni che non vedo. Non è distratto, perso dietro le cose del mondo, ma è a combattere con le potenze del maligno, per donarmi tutto il Suo amore e la definitiva libertà.

Ecco chi è l’uomo che intendo avere accanto per sempre: chi mi ama sopra tutto e tutti, chi si è sacrificato per me, che – addirittura – ha sconfitto la morte per me. Questo è lo sposo che è sceso sulla terra per salvarmi, che mi ha liberato dal male definitivamente e che intende dimostrarmi il suo Amore in ogni istante. Ho trovato chi da sempre cercavo, la delizia del mio cuore e la serenità che mancava.

L’amata adesso è pienamente consapevole del bene che ha tra le mani, un bene che va oltre la morte, gli inferi, le grandi acque, le ricchezze della casa. Ha ricevuto in dono l’Amore che supera ogni amore, che è forte come la morte e che, anzi, l’ha spezzata per dare alla donna il dono più grande: la vita in abbondanza, l’eternità.

Che grazia ha avuto, che grazia abbiamo tutti noi dopo aver conosciuto l’Amore del Signore. Egli è per noi, e noi per lui. Nessuno potrà mai allontanarci dalla sua cura e dal suo zelo per noi. È per noi che è sceso sulla terra, ci ha servito e ha annunciato il Regno di Dio. È per noi che è salito in croce e ha preso su di Sé i nostri peccati. È per noi che si è sacrificato fino in fondo. È per l’Amore che Dio nutre per noi che suo Figlio, il prediletto, è stato immolato una volta per tutte per togliere dal mondo il nostro peccato.