FORTE COME LA MORTE_parte II

* Ebrei 9, 24-28: Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore, e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui. In questo caso, infatti, avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo. Ora invece una sola volta, alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.

Tutto è già compiuto. Una sola volta per sempre. Il suo Sangue è già stato versato per tutti noi. E noi, presa consapevolezza di ciò, manteniamoci uniti e vicini al nostro Salvatore.

“Mettimi come sigillo sul tuo cuore” dice l’amata al suo sposo. E noi, non allontaniamoci da Chi ci ama a tal punto. Ricordiamoci sempre di ciò che Lui ha fatto per noi, rimaniamo saldi come una sposa che si fida e attende con fede il ritorno dell’amato.

* Ebrei 10, 19-23: Avendo dunque, fratelli, piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, per questa via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne; avendo noi un sacerdote grande sopra la casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso.