I MIEI TEMPI

→I miei tempi. Tu sei spaventato da essi, perché li temi lontani e tardivi. Invece sono perfetti e cadono proprio quando meno te lo aspetti e quando massimo è il risultato raggiungibile.

Impara a benedirli e a ringraziare per essi, invece di sospirare. Non sai quanto ti abbia giovato, nella tua vita, il fatto che li abbia rallentati.

Rallentarli significa proteggerti da dolori, delusioni, situazioni più grandi di te. Rallentarli significa prepararti, rafforzarti, spiegarti e fortificarti sempre più. Rallentarli significa permetterti di non sbagliare in modo irrimediabile o crearti rimorsi senza fine. Rallentarli significa guarirti e sanarti fino in fondo, per farti essere quella che Io desidero.

Rallentarli non significa abbandonarti tra le braccia del demonio, ignorando il tuo dolore e le tue richieste d’aiuto. Significa invece permettere che tutta la tua iniquità venga fuori per essere espulsa definitivamente.

Ricorda: non si mette mai vino nuovo in otri vecchi, e il tuo otre deve scoppiare fino in fondo. Scoppiare non è solo un fatto di morte del tuo io per Me, atto volontario già compiuto dalle tue scelte passate, ma significa distruggere le tue iniquità e le tue ribellioni.

Io dimoro in te e il tempio va pulito e riedificato da capo. Ci sono ancora compratori, commercianti, spergiuri là dentro e tutto deve venire alla luce, prima di rivelarmi a te in modo più profondo.

Non puoi camminare in due vie, e una va bruciata completamente. Vedere la propria iniquità permette di poterla rinnegare e di essere completamente di Dio. Non con sofferenza o disperazione, ma per amore e fiducia.

* Romani 8, 28-35: 28Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. 29Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.

31Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 32Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? 33Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. 34Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? 35Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?