Il nuovo patto

Genesi 6:18-19: “Ma io stabilirò il mio patto con te e tu entrerai nell’arca […] e di ogni essere vivente, di ogni carne, ne porterai due di ogni specie per conservarli in vita con te.”

L’apostolo Pietro propone il collegamento tra l’arca e Cristo in 1 Pietro 3:21, dove dichiara che il battesimo corrisponde al modo in cui Noè e la sua famiglia furono “portati al sicuro attraverso l’acqua”. Le parole di Pietro ci invitano a vedere la salvezza di Noè (e di tutta la creazione con lui) attraverso il diluvio, come prefigurazione della salvezza dell’umanità e di tutta la creazione attraverso le simboliche acque del giudizio del battesimo, mediante le quali ci uniamo a Cristo (in cui tutta la creazione è riepilogata, nella Sua morte e risurrezione).

Noè e la sua famiglia entrano nell’arca di legno e vi sono preservati, mentre il diluvio del giudizio divino si riversa sul mondo (notare che l’arca è senza timone, è Dio che la guida). L’arca stessa sopporta le devastazioni del diluvio, affinché coloro che sono all’interno possano essere risparmiati. Allo stesso modo, il cristiano entra in Cristo che è appeso al legno della croce, e in Lui è preservato dal fiume del giudizio finale che si riversa su di Lui (e su di noi in Lui) sul Calvario.

Sul Calvario si aprono le finestre del cielo e sgorgano le sorgenti della terra, e il giudizio trattenuto dei secoli si riversa sull’umanità così come è rappresentata nell’Uomo Gesù Cristo (Rm 3,25). La Sua carne è l’arca in cui l’umanità e tutta la creazione sono rappresentate e preservate, attraverso la dissoluzione della vecchia creazione e nella libertà della nuova.

Sul Calvario, il vero diluvio irrompe sulla vera arca. La porta aperta nel suo fianco (Gen. 6:16, Giovanni 19:34) è il velo lacerato della Sua carne che conduce al santuario di Dio (Ebrei 10:19-20). Questa porta è aperta dalla punta della lancia del peccato e del giudizio, sovranamente guidata (Giovanni 19:34, Is. 53:5). Tutti coloro che non entrano così in Lui saranno travolti, ma tutti coloro che vi entrano saranno preservati e riconciliati con il loro Dio, che è la vita eterna.

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