IL PERDONO DI DIO_parte II

* Matteo 5, 23-24: Se dunque presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.

Perdoniamo di cuore agli uomini, e anche nostro Padre ci perdonerà. Ricordiamo il Suo abbraccio e siamo disposti ad abbracciare.

La strada che abbiamo intrapreso con Gesù di fianco è meravigliosa e ci fa scoprire sentimenti mai provati e una pace sconosciuta. Ogni giorno del nostro cammino dobbiamo fare un passo in avanti, e ciò significa farsi sempre più simili a Gesù e veder morire noi stessi.

Se qualcuno ci fa un torto, dobbiamo continuare a guardarlo con gli occhi di Gesù, non con i nostri. Non possiamo tornare indietro e giudicare tutto nella carne e nella non misericordia. Dobbiamo continuare a camminare in Cristo, perdonando e amando più di prima. Solo così non rinnegheremo il nostro Salvatore. Solo così continueremo a tenergli la mano, senza abbandonarla neppure per un istante.

“Chi prende l’aratro e si volge indietro,” – dice Gesù – “non è degno di Me”: in questa frase non c’è solo la constatazione che non dobbiamo avere nostalgia di tutti quei piaceri della carne che facevano parte della nostra vecchia natura, ma si cela anche l’ammonimento a non rispondere più agli uomini con le antiche maniere.

Non più occhio per occhio, ma abbraccio incondizionato. Non più “mi hai deluso”, ma “ti amo comunque”. Non più “non lo dimenticherò mai”, ma “non è successo nulla di irrimediabile”.

Non più io, ma Dio in me.

Così Dio mi riconoscerà come figlio, io non lo rinnegherò e continuerò in Lui il mio percorso verso la Sua santità.

* Matteo 10, 32-33: Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.