Il volto di Dio

Dio ha un volto, e precisamente un volto umano, quello di Gesù. Il Verbo si è fatto carne, ed ha assunto l’aspetto di Figlio dell’Uomo. Non poteva essere altrimenti, infatti Adamo fu creato ad immagine di Dio (tutta la creazione parla del Signore – Salmo 18/19 – ma soltanto l’uomo ha l’onore di essere a Sua immagine, ecco perchè gli animali non hanno pari rango rispetto all’uomo). Chi ha vissuto storicamente accanto a Gesù ha senz’altro contemplato i Suoi lineamenti e si sarà innamorato della Sua bellezza; tuttavia ha visto solo una parte della Sua realtà. La visione completa e perfetta di Dio la si può avere solo nel Regno eterno. Paolo lo conferma quando parla del “velo, cioè la sua carne” (Ebrei 10, 20), spiegando che il corpo di Gesù era un involucro che nascondeva la Sua divinità, così come la cortina del tempio di Gerusalemme celava il Santo dei Santi. L’Umano che celava il Divino.

Gesù sulla terra era una persona come tante altre, faceva quello che un comune uomo fa. Eppure era diverso, e la Sua divinità affiorava di continuo nei segni, nei gesti, nelle parole. Prima della Sua morte e resurrezione, solo a Pietro, Giacomo e Giovanni fu concesso, sul monte Tabor, di avere uno scorcio di quella gloria che il corpo umano di Gesù nascondeva. Oggi la situazione non è molto diversa da allora: il corpo e sangue di Gesù sono tra noi, custoditi dai tabernacoli di tutto il mondo. Nell’Eucarestia possiamo vedere fisicamente Gesù. E’ veramente Lui! A noi la scelta di credere che dietro quelle spoglie si cela il nostro Signore, così come agli ebrei di 2000 anni fa veniva chiesto di credere che quel falegname galileo altri non era che il Messia promesso! La questione non è riuscire a vedere Dio, per quanto ciò sia usato come banale scusa da molti atei. La svolta decisiva è riconoscere che Gesù è Dio!

Noi abbiamo spesso delle idee preconcette sul Signore: come dovrebbe essere, cosa dovrebbe fare… e poi, il giorno che arriva nelle nostre vite, non Lo riconosciamo. Magari Lo respingiamo, perché non corrisponde all’idea che ci siamo fatti di Lui. Vedere il volto di Dio ci fa pensare ad un’esperienza mistica, con fuoco e fiamme, luce, angeli e trombe squillanti, ma questa è la visione che avremo di Lui quando ritornerà nella gloria ad instaurare il Suo Regno. Oggi, Gesù si presenta a noi sotto una veste diversa, e ci dà dei chiari indizi per riconoscerLo.

31Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.34Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. 41Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.42Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. 46E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”. (Matteo 25, 31-46)

Gesù in mezzo a noi ha un volto che spesso non vogliamo vedere. E’ un volto provato dalla malattia, dal bisogno, dalla violenza. Gesù non ci lascia nell’ignoranza, perché tramite le Scritture ci dice esattamente dov’è e come fare a servirLo; ci rivela queste cose proprio mentre parla del giudizio finale, cioè del momento in cui Lo si vedrà glorioso e splendente. Un forte contrasto con il Suo volto terreno!

Il nostro compito non è quello di discutere o di giustificarci perché non l’abbiamo riconosciuto: se vogliamo, dobbiamo accoglierLo, così come Lui è, non come noi Lo vorremmo. Un dio comodo non è il vero Dio. Un dio bello e pieno di successo nel mondo non è il nostro Dio.