In Te conosciamo noi stessi

Noi desideriamo conoscere il Signore ed avvicinarci a Lui, vogliamo sapere tutto di Lui, vogliamo che ci parli e ci guidi, ma nessuno può conoscere Dio se Lui stesso non si rivela. Dio, invece, ci conosce perfettamente da sempre, perché ci ha creato; niente di noi è nascosto ai Suoi occhi. Lui sa cose di noi che nemmeno noi stessi sappiamo! Ecco perché, quando cerchiamo Dio, stiamo cercando in realtà anche noi stessi. Scoprire Gesù significa capire chi siamo, perché ci viene gradualmente rivelato qual è il progetto di Dio per la nostra vita. Gesù ci da un nome nuovo che racchiude in sé la nostra identità e lo scopo per cui siamo stati creati!

 16Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. 17E Gesù: “Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.  (Matteo 16, 16-19)

Prima di dargli un nuovo nome, Gesù chiama il discepolo con il suo nome originario, Simone, e specifica anche che è “figlio di Giona”. Ovvero: Dio ci chiama all’esistenza in un contesto, in una famiglia, in una parrocchia. Ma nessuna di queste cose conta per afferrare la Verità. Simone di Giona è l’uomo vecchio, che ha dovuto lasciare la sua casa e le sue reti di pescatore per seguire Gesù. Dopo questa scelta, Simone non è più figlio di un uomo, ma è figlio di Dio. E’ rinato dall’alto, quindi gli viene assegnato un nuovo nome, Pietro, che cela in sé il significato della sua nuova vita e missione.