L’ABBRACCIO DI DIO PADRE

* Isaia 62, 4: Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma tu sarai chiamata Mio compiacimento e la tua terra, Sposata, perché il Signore si compiacerà di te e la tua terra avrà uno sposo.

Offrirsi a Dio come sacrificio vivente, donare a Lui ogni parte di noi, permette che Lui ci rinnovi mente, occhi, bocca, mani… Comporta una conseguenza di incredibile entità: che nostro Padre potrà tornare ad essere l’unico padrone del nostro io e della nostra vita.

Donarsi a Lui implica che Dio venga ad abitare in noi e riempia tutti i nostri vuoti interiori. Se le nostre mani, gambe, volto, pensieri sono stati messi nelle Sue mani, Lui si occuperà della sua città, procurando tutto ciò di cui ha bisogno. La restaurerà e la rinnoverà, la purificherà e la rafforzerà. Se fino a ieri il suo tempio è stato saccheggiato e profanato, adesso è tutto sotto la Sua custodia e niente lo scalfirà più.

* Isaia 62, 8: Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente: “Mai più darò il tuo grano in cibo ai tuoi nemici, mai più gli stranieri berranno il vino per il quale tu hai faticato”.

Se noi abbiamo dato a Dio il nostro corpo come sacrificio vivente, esso risplenderà della Sua luce e sarà nobilitato per sempre e definitivamente. Il nostro io troverà la vera dimora e Dio lo nutrirà col suo Amore, come uno sposo con la sua amata. Si occuperà di tutto, perché tutto è stato a Lui affidato.

Il tempio di Dio nelle mani del Creatore: questa sì che è una cosa sublime e Sua precisa volontà. Adesso Dio può compiere grandi cose nella Sua creatura, adesso tutto è pronto. La città è in festa e si profilano abbondanza e pace eterna.

L’abbraccio del Padre a suo figlio dà vita alla restaurazione più profonda ed efficace che si possa immaginare. Adesso l’uomo è pronto a servire, perché ora è ultimato il sigillo che lo lega al suo Creatore. A Lui ha scelto di appartenere per sempre. E la sua ricompensa è già visibile in Lui.

* Isaia 62, 11-12: Ecco ciò che il Signore fa sentire all’estremità della terra: “Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, ha con sé la sua mercede, la sua ricompensa è davanti a lui. Li chiameranno popolo santo, redenti del Signore. E tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata”.

Ora ha inizio una nuova missione: testimoniarlo agli altri, parlare di tale abbraccio e condividerlo. Ma, prima di farlo, Dio Padre doveva rinnovarci e condurci a Lui, perché gli consegnassimo tutto. Ora tutto è compiuto e Lui vive in noi. E concluderà quanto ha cominciato.