L’armatura è l’altro capo di vestiario presente nel guardaroba di Dio. Il Signore sa bene che, per la nostra missione quotidiana nel mondo, l’abito nuziale non è adatto. Esso ha senso in relazione allo Sposo e va indossato solo alla Sua presenza. E’ disdicevole che una sposa si presenti alla cerimonia in abiti comuni, ma sarebbe scomodo per lei andare al lavoro con l’abito bianco! Nel cammino di fede e nella nostra battaglia quotidiana contro il maligno, abbiamo necessità di un’armatura, provveduta direttamente da Dio.
13Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. 14State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, 15e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. 16Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; 17prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. 18Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, 19e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, 20del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere. (Efesini 6, 13-20)
Il primo passo indispensabile per prepararsi al combattimento è quello di avere i fianchi cinti con la verità. Essa è una cintura, cioè un oggetto che tiene fermo il vestito sottostante e che rimane sempre in vista, perché la verità non può e non deve essere coperta. L’abito che indossiamo è addirittura una corazza, quella della giustizia che viene dalla fede: credere che siamo giustificati per i meriti di Cristo.
I due capi di vestiario hanno senso insieme. La cintura, da sola, non copre, anzi mostra la nudità: vedere la verità su noi stessi equivale a rimanere nudi. Abbiamo quindi bisogno del vestito della giustizia. Se però lo indossiamo senza la cintura, si muoverà ed intralcerà i nostri movimenti. Finiremo per perderlo e rimarremo in imbarazzo, perché vivere la giustificazione nella falsità scandalizza noi stessi ed il prossimo. Solo se ammettiamo la verità e accettiamo la giustificazione acquistata da Cristo, possiamo essere rivestiti di Lui e non temere. Questo preserverà il nostro cuore da ogni senso di colpa che possa scagliarci in maligno.
Un altro elemento fondamentale per il combattimento è la calzatura; è importante avere un punto di appoggio comodo e sicuro. Tutti noi conosciamo il disagio di avere ai piedi scarpe non adatte; se ciò vale nella carne, quanto più nello spirito! Il testo originale è letteralmente traducibile come “calzati i piedi nella prontezza del vangelo della pace”: camminare nella Parola ci rende sicuri e saldi. Combattere sapendo che Cristo ha già vinto e che tutto è nelle mani del Padre ci fa vittoriosi. Possiamo schiacciare satana sotto le nostre suole!
Con l’elmo della salvezza, custodiamo i nostri pensieri in Cristo respingendo ogni tentazione del maligno, che viene per accusarci e farci cedere. Satana snocciola le sue menzogne, tutte architettate per allontanarci dall’Unico che ci può salvare, il nostro amato Signore. La mente è il vero campo di battaglia, perché con essa scegliamo a chi sottostare.
L’armatura si completa con due accessori molto importanti: lo scudo e la spada. Non ha senso andare in guerra sguarniti, dobbiamo avere armi di difesa e di attacco: la fede e la Parola.
Ogni pezzo dell’armatura è importante, non si può combattere tralasciandone qualcuno. E’ inutile, ad esempio, ripararsi sotto lo scudo della fede quando la corazza non è ben fissata, perché qualche dardo può penetrare dai punti lasciati scoperti. Oppure, è pericoloso attaccare con la spada senza avere niente addosso, finiremo per essere feriti a morte!