Le tentazioni

1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto 2dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. 3Allora il diavolo gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane”. 4Gesù gli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo”. 5Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: 6“Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio.7Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo”. 8Gesù gli rispose: “Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai”. 9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; 10sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordine per te,perché essi ti custodiscano;

11e anche: essi ti sosterranno con le mani,
perché il tuo piede non inciampi in una pietra”.

12Gesù gli rispose: “È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo”. 

(Luca 4, 1-12)

Il Padre rivela a Gesù la sua specifica missione ed è quello che fa con ognuno di noi. Ci chiama ad essere Suoi figli perché ci ama, ma vuole anche prepararci a diffondere il Suo amore nel mondo mettendoci nel cuore un disegno che è cucito su misura per la nostra persona. Se accettiamo, Dio ci preparerà nello stesso modo in cui ha preparato Gesù: inviandoLo nel deserto.

Le prove e le tentazioni non vengono da Dio, ma dal diavolo; però il Signore le permette per il nostro bene e la nostra crescita. Dio non può affidarci qualcosa (un dono, una missione, un ministero) se il nostro cuore e le nostre motivazioni non sono pure e purificate. Gesù ha vinto le tentazioni non solo perché non ha dato ascolto alle menzogne del diavolo e ha risposto con la Parola di Dio, ma anche perché ha riposto la sua completa fiducia nel Padre. Le motivazioni di Gesù sono sempre state pure perché:

  • Non ha messo le necessità della carne davanti al progetto di Dio. Gesù sa che il Padre provvede alle nostre necessità senza che noi le domandiamo (Luca 12, 29-31) e quindi non usa del suo diritto di Figlio per chiedere per se stesso qualcosa che sa già di avere in sovrappiù.
  • Non ha cercato la sua gloria ma solo quella di Dio. Non ha venduto la divina figliolanza per la gloria passeggera del mondo (Luca 9, 25)
  • Non ha messo alla prova Dio nonostante si trovasse in una situazione di pericolo o di apparente abbandono da parte del Padre.