16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. (Giovanni 3, 16-18)
Il piano di Dio per la nostra salvezza è semplice e perfetto; tutto otteniamo per grazia, se crediamo. La fede è lo spartiacque della nostra vita: il Signore dice chiaramente che per avere la vita eterna (qui, ora, da subito) l’unica cosa necessaria è credere. Basta. Non sarà mai qualcosa che potremmo meritare, nemmeno facendo cose buone e di alta moralità o utilità. Dio non ci dà un elenco di cose da fare per ottenere ciò che Lui intende donarci. Le Sue vie sono molto più semplici di quanto noi crediamo. E’ così semplice accettare un dono, eppure noi ci facciamo tanti problemi a riguardo. “Non me lo merito, non posso accettarlo, ho peccato tanto nella mia vita. Non è possibile che Dio mi doni così tanto e poi non voglia niente in cambio. Ci deve pur essere qualcosa che devo fare per esserGli gradito!”. Questi possono essere in nostri pensieri, ma dobbiamo rifiutarli perché agli occhi del Signore non hanno senso. Siamo Suoi figli!
15E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: “Abbà, Padre!”. 16Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. 17E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. (Romani 8, 15-17)