Lo specchio è la Parola di Dio, che ci rivela senza mezzi termini la Verità su noi stessi. E’ bene guardaci attraverso di essa, ma non lo dobbiamo fare da soli: chiediamo al Consolatore di illuminarci, “perché la lettera uccide, ma lo Spirito dà vita” (2 Cor 3, 6). Gesù non vuole che stiamo davanti allo specchio a condannarci, ma a contemplare la Sua misericordia. La Sua figura è infatti perfettamente visibile nel riflesso dello specchio, accanto a noi.
39Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. 40Ma voi non volete venire a me per avere la vita. (Giovanni 5, 39)
E’ imbarazzante rimanere nudi, soprattutto quando siamo sotto i riflettori o tra la gente, in pieno giorno. Non ci turbiamo se un abito ci cade mentre siamo soli in casa, ma se siamo fuori sì. E’ un imprevisto che può capitare; tuttavia la cosa peggiore è quando qualcuno ci leva di dosso il vestito contro la nostra volontà. Ciò accade tutte le volte in cui altri rivelano le nostre mancanze pubblicamente, per deriderle o farne pettegolezzo. E’ frustrante ed umiliante, perché non si tratta di amorevoli rimproveri fatti a quattr’occhi da una persona cara, bensì di frecce che ci colpiscono dritte al cuore. E noi… quante volte siamo stati dalla parte dei carnefici? Quante volte abbiamo scoperto la nudità degli altri in termini di peccati o debolezze, per esporli al ludibrio o alla diffamazione? Strappare un vestito di dosso a qualcuno senza che egli lo voglia è una violenza.