LOT: QUANDO LA FEDE VA A TRAINO

Tera prese Abramo, suo figlio, e Lot, figlio di Aran (Gen 11,31)

Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figlio di suo fratello (Gen 12,5)

Lot parte da Ur con Tera e se ne va da Carran con Abramo, ma niente di ciò che fa è sua scelta o chiamata personale. Anche noi potremmo essere Lot, ogni volta che seguiamo affascinati le persone di fede senza però cercare Dio nella nostra vita in modo personale. Lot beneficia grandemente della compagnia e della protezione di Abramo, perché Dio benedice il patriarca in modo mirabile con beni, forza, sapienza… ma Lot vive di luce riflessa e questo è molto pericoloso. Il proseguo della storia, descritto in vari capitoli di Genesi, dimostra infatti che Lot fa scelte avventate (sceglie la piana di Sodoma per soggiornare: ha gli occhi accecati dai beni del mondo e rischia la contaminazione;); viene fatto prigioniero con tutta la sua famiglia e i suoi beni, e si salva solo grazie all’intervento di Abramo: non ha forza spirituale per il combattimento e dipende sempre dalle preghiere degli altri. In ultimo, viene risparmiato per pura grazia dalla distruzione di Sodoma, ma perde tutto e finisce ubriaco in una caverna mentre le sue figlie fanno incesto con lui per avere una discendenza.

Morale della storia: se cerchiamo le benedizioni del Signore ma non il Signore delle benedizioni, rischiamo di finire in malo modo.

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