L’unica vera giustificazione

6Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. 7Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. 8Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. 10Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. (1 Giovanni 1, 6-10)

Se non ammettiamo il nostro errore davanti a Dio, Lui non può fare nulla per noi e non può ristabilirci. La conseguenza è la morte spirituale, la separazione da Dio. Se invece rinunciamo a giustificarci, cresciamo in maturità, perché ci assumiamo le responsabilità dei nostri atti, e Gesù ci giustificherà tramite l’unica cosa che può veramente farlo, il Suo Sangue.

19Avendo dunque, fratelli, piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù,20per questa via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne;21avendo noi un sacerdote grande sopra la casa di Dio, 22accostiamoci con cuore sincero nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.23Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso. (Ebrei 10, 19-23)

L’unica vera giustificazione viene dalla fede in Gesù. E’ gratuita e provveduta a prezzo del prezioso Sangue del Signore. Ma è una copertura di cui mi posso avvalere solo dopo che ho ammesso il mio peccato. Se lo tengo nascosto, Dio non può giustificarmi perché non Gli permetto di farlo!

1Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa,
e perdonato il peccato.
2Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male
e nel cui spirito non è inganno.

3Tacevo e si logoravano le mie ossa,
mentre gemevo tutto il giorno.
4Giorno e notte pesava su di me la tua mano,
come per arsura d’estate inaridiva il mio vigore.

5Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: “Confesserò al Signore le mie colpe”
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
(Salmo 31/32, 1-5)