Scegliere il Signore come padrone assoluto della vita comporta un cambiamento decisivo nella nostra persona.
Fino ad allora il mondo ci conosceva come Mario, Giuseppe, Francesca, Andrea, Giacomo e di noi vedeva prevalere il nostro unico e definito carattere. Andrea, con le sue risposte sempre diplomatiche; Francesca, con i suoi modi bruschi; Mario, con la sua squisita dolcezza; Giuseppe, con il suo fare impetuoso; Giacomo, con la sua pignoleria e la straordinaria correttezza. Era il nostro io ad essere conosciuto dal mondo, quell’io che avevamo costruito con fatica giorno dopo giorno, che portavamo dietro fin dalla nostra infanzia, che faceva già avere agli altri una chiara idea di noi. Quanto spesso avranno detto a nostro proposito: “Lascialo stare, è fatto così, non lo sai?”. Quante volte avranno ipotizzato la nostra reazione o le nostre future scelte: “Un tipo come lui non ci passerà sopra! Sicuramente farà questo sbaglio, conosco le sue debolezze!”.
Bene, da quando il Signore è entrato nella nostra vita, tutto questo è azzerato.
Ciascuno di noi possiede un’anima e un’indole tutta sua, un marchio e una specificità che ci rende unici e speciali agli occhi di nostro Padre. Egli interviene in noi, non modificando in nulla la nostra più recondita caratteristica. Mario continuerà sempre ad avere quel sorriso pieno di gentilezza, Giuseppe sarà sempre istintivamente generoso, Andrea sarà mosso in ogni occasione a combattere le ingiustizie per gli altri. Ma da quando essi hanno scelto Dio come Signore del loro cuore, il loro io più radicato è stato inchiodato alla croce ed ha finito di vivere.
Quando noi incontriamo il Signore, inevitabilmente cambiamo: conosciamo una pace mai provata, sentiamo e vediamo Dio in ogni essere della terra, camminiamo nell’assoluta certezza di essere amati. Tutto questo ci stampa sul viso un sorriso che è impossibile non venga notato. Da allora gli altri rimangono spiazzati, non ci riconoscono più, non riescono più a prevedere i nostri gesti e non comprendono più nulla di noi. Se Mario è stato sempre troppo accondiscendente, adesso comincerà, con gentilezza e decisione, a farsi maggiormente rispettare. Se Giuseppe ha sempre risposto senza contare fino a dieci, ora avrà bisogno di molto più tempo per accumulare una certa impazienza.
Ognuno di noi ha caratteristiche peculiari e abitudini radicate, ma da quando il Signore è entrato nella vita di Mario, Giuseppe, Francesca, Giacomo e Andrea, essi saranno inesorabilmente trasformati da Chi hanno conosciuto e da Chi si sono sentiti straordinariamente amati.
Si sa, nessuno ha una presa su di noi grande quanto la persona che più si ama. Basta guardare sposi o fidanzati: l’uno si perde nelle abitudini dell’altra e i due innamorati si assomigliano sempre più. Così adesso per noi: Cristo, abitando in noi, ci conferisce degli atteggiamenti mai avuti o solo raramente messi in pratica. Il mio amore più grande è Gesù e, nel tempo, io riprodurrò con il mio comportamento i Suoi sentimenti, non più ed esclusivamente i miei. E la gente sarà spiazzata da questo. Dio è l’unica Persona che riesce a cambiarci dal di dentro in modo meraviglioso ed eclatante. È Lui che rompe gli schemi e che ci rinnova di giorno in giorno. È Lui che, abitando in noi, ci dona buoni sentimenti mai provati e che ci fa conoscere gli uomini con occhi diversi da prima. Adesso non ci interessa più sapere che lavoro fa una persona, quanto guadagna, che genere di musica ascolta o quali sono i suoi hobby. Adesso andiamo per il mondo a trovare il Gesù che abita nel cuore degli altri. Gesù abita in me e io sono attirato dalla possibilità di conoscere, servire, onorare il mio Signore nell’incontro con l’umanità.