26Gesù rispose: “In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo”. 28Gli dissero allora: “Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?”.29Gesù rispose: “Questa è l’opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato”.
30Allora gli dissero: “Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? 31I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo”. 32Rispose loro Gesù: “In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; 33il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo”. 34Allora gli dissero: “Signore, dacci sempre questo pane”.35Gesù rispose: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. 36Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. (Giovanni 6, 26-36)
E’ istintivo seguire il Signore e cercarlo con veemenza, quando si è assistito alla Sua generosità e ai Suoi miracoli. La folla cerca Gesù perché si è saziata di beni materiali, non perché nella moltiplicazione prodigiosa ha riconosciuto un segno della Sua vera identità. Gesù lo sa, e mette in guardia da questo pericolo, ma l’incomprensione è evidente dalle due domande che la folla Gli rivolge. Nella prima, “che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?” (v.28), si intuisce la ricerca di una formula religiosa e non di un rapporto di amore con il Signore, come se dovessimo “sdebitarci” con Lui. Gesù ribadisce che la fede è l’unica cosa che ci rende accetti a Dio, non un elenco di cose da fare. La seconda domanda della folla è sorprendente: “quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti?” (v.30). Ma come! Gesù ha da poco sfamato 5000 uomini e gli viene chiesto un segno per poter credere in Lui!?
Gesù però non si scompone, ed approfitta di questo momento per rivelare un aspetto della Sua identità: si definisce “il pane della vita”.
Di fronte a povertà, malattie, indigenza, Gesù sa che il pane materiale è necessario e desiderato. Con il miracolo dei pani e dei pesci Egli ha dimostrato che il Padre è perfettamente in grado di provvedere a tutto. Ma se ci fermiamo a questo aspetto, vuol dire che cerchiamo solo la Mano di Dio e non il Suo Volto. Ci interessa conoscere Dio per Chi è realmente, o ci fermiamo a quello che può fare per noi?