Disprezzare vuol dire non dare il giusto valore ad una cosa, ritenendola di poca importanza. Quante volte noi facciamo così con le cose che il Signore dice? E’ assurdo lodarLo a gran voce e poi non tenere conto delle Sue indicazioni. Disprezzare le parole di una persona significa infatti disdegnare la persona stessa.
Questo accade perché purtroppo siamo abituati a sprecare parole, ad inflazionarle; ma così facendo non stiamo più attenti a quello che gli altri, o noi stessi, diciamo. Invece le parole hanno un peso, una forza, che è il potere di influenzare la realtà, in bene o in male.
21Morte e vita sono in potere della lingua
e chi l’accarezza ne mangerà i frutti. (Proverbi 18,21)
Non dobbiamo parlare per il gusto di farlo, né dare libero ed incontrollato sfogo a tutto quello che ci passa per la testa. I nostri pensieri e le nostre parole dovrebbero essere alleati, non antagonisti.
Gesù ci è Maestro anche in questo. Non ha risparmiato parole di fuoco quando necessario, ed ha invece taciuto al momento opportuno. Egli sapeva sempre cosa dire, perché non parlava per se stesso, ma per conto del Padre. Questo Gli dava l’autorità di apostrofare i farisei come “razza di vipere”, e di stare in silenzio di fronte a false accuse.
I pensieri influenzano le parole, ma è vero anche il contrario. A tutti è capitato di cambiare idea dopo aver ascoltato quello che un’altra persona diceva; il vangelo si propaga per annuncio. Ma anche quello che noi stessi diciamo può modificare i nostri pensieri. Ecco perché non è mai costruttivo abbandonarsi al pettegolezzo o alle lamentele: finiamo per credere cose malvagie, assimilandole. Invece, proclamare ad alta voce le verità della Scrittura serve a seminare la Parola nella nostra anima, aiutandoci a ragionare secondo Dio, e non secondo il mondo!