“E come abbiamo portato l’immagine dell’uomo di terra, così porteremo l’immagine dell’uomo celeste.” (1 Corinti 15,49)
Nel Suo progetto d’amore, Dio ha plasmato l’uomo a Sua immagine e somiglianza. Ha quindi visto Se stesso nel formarlo, e l’amore per la creatura cresceva. Noi uomini abbiamo quotidianamente la dimostrazione di quello che siamo e di come siamo nati. Pertanto è necessario amare noi stessi e il prossimo, perché Dio lì vi abita e vi ha posto ogni dimora. Non si può profanare il Suo tempio, né distruggere mai quello di altri con pensieri, gesti, oltraggi fisici o verbali. Noi siamo di Dio! Quanto più sarà evidente ciò, nel momento del nostro trapasso da questa vita terra! Allora il nostro spirito, privato del gravame delle necessità umane, sarà libero di accostarsi al Padre e di godere esclusivamente di Lui. Nel farlo la sua gioia diventerà completa e la nostra natura sarà pienamente felice. Noi siamo di Dio, ma nel mondo spesso lottiamo sia per rivendicarlo, sia a causa delle nostre ribellioni, sia per le prove offerte dal mondo. Il giorno di ritorno alla casa del Padre sarà di gioia e non di lutto, e noi brilleremo solo di Lui e non di noi stessi.