“Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?” (1 Corinti 15,55)
La spina che reca la morte non sarà più fatale. L’ultima parola nella storia di ogni uomo non sarà più l’annullamento o la condanna, ma la vittoria e l’eternità. Il pungiglione della morte sarà sconfitto nell’eterno trionfo del Dio che ci ha salvato e ci ha voluto con Sé. La ferita mortale sarà un lontano ricordo, perché vita e morte non saranno più insieme, luce e tenebre non esisteranno più, ma tutto sarà di nostro Signore. La tenebra è solo di coloro che l’hanno scelta. La luce sarà invece l’ultima risposta di chi ha detto sì a Dio e ha desiderato perdersi nel Suo regno piuttosto che nel proprio. Dio non lascerà andare i Suoi, non li abbandonerà in mano del nemico, ma se li prenderà con Sé perché li ama e ha dato Suo Figlio per noi. La Sua Parola prevarrà sugli inferi una volta per sempre.