“Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.” (Matteo 6, 21)
Il regno di Dio è come un tesoro di valore inestimabile. Ciascuno vorrebbe trovarlo, o quanto meno desidererebbe possederlo. I più coraggiosi cercano di meritarselo e si impegnano con onestà per averne i requisiti. Una cosa è certa: il regno di Dio non si può avere scontato, né è possibile prenderlo con la forza o con l’inganno. Il regno di Dio non è fatto d’oro o d’argento. La sua è una ricchezza diversa, ma incalcolabile. Essa si fonda sul sacrificio, sulla compassione, sulla pazienza. È un bene immenso, ma al tempo spesso di difficile raggiungimento. Non si ottiene accumulando denaro o fortune materiali. Non si riceve perché si è stati bravi o perché si ha qualità superiori. Si può avere solo se si perde ogni diritto, ogni ambizione, ogni velleità. Il regno è di chi osa perdere, di chi rinuncia, di chi si sottomette. Il ricco è colui che non ha nulla, perché ha scelto di costruire la propria vita diversamente. Ha donato il suo cuore e ha cominciato a rinunciare a se stesso. Egli ha un gran tesoro da parte, perché si è scelto il cielo e non la terra come cassaforte.