“Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.” (Matteo 11, 29)
Non occorre descrivere la sensazione che procura una delusione o una grave sofferenza: il cuore che si stringe, la preoccupazione che ci annebbia la vista, il disagio dello stare con se stessi o con gli altri. Ognuno di noi si è sentito così, sicuramente più spesso di quanto avrebbe desiderato o concepito. Il dolore fa parte della vita, ma è ben poca cosa rispetto alla ferita spirituale. Si può soffrire per le cose del mondo, ma restare perfettamente sereni a livello spirituale. Si può sentire una sofferenza nel cuore, ma camminare lieti nella nostra realtà spirituale. Dio ci viene incontro nei nostri bisogni e ci solleva da ogni dispiacere. Prende su di sé il nostro giogo e ci dona il Suo così leggero e soave. È possibile camminare nella pace, qualsiasi sia la nostra condizione personale. Non è invece pensabile vivere sereni, se dentro di noi qualcosa non va nel nostro spirito. La felicità non è nello stare bene o male nella vita di tutti i giorni… La felicità è solo ed esclusivamente star bene nello spirito. È la salute interiore che ci dona la luce per affrontare non solo le avversità, ma anche le cose belle della vita.