“Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano.” (Atti 2, 2)
Soffrire ingiustamente. Salute malferma. Famiglia in crisi. Nessuno di noi desidererebbe trovarsi in queste situazioni. Vorrebbe, nel caso, che tutto all’improvviso svanisse e che il sereno tornasse a brillare. Se qualcosa non va, l’uomo ha l’istinto di risolvere il problema. Non può accettarlo, né ha l’intenzione di conviverci. L’ostacolo va rimosso prima possibile. Non sempre ciò accade e, ancor più spesso, non è detto che in breve le cose tornino come prima. È probabile che nulla sia più uguale, piuttosto. Cosa fare in quelle circostanze? Non conviene aspettare che tutto si risolva, ma è comunque necessario cambiare. Il vento del cambiamento sta soffiando, ma non è quello che speravamo noi. Non è il vento dell’ordine, ma del disordine. Non è il vento dell’equilibrio, ma quello della novità. È proprio in queste nostre fragilità che il Signore interviene nella Sua gloria. Non usa la bacchetta magica, ma desidera scuoterci. Cosa è importante? Chi sei? Pare dirci. Hai bisogno di me? Sussurra. Dio può rivoluzionare il nostro destino e noi possiamo cambiare. Prima cambieremo noi, poi le nostre circostanze. Il vento opera da dove non avremmo mai pensato. Lasciamoci toccare da esso senza timore. Quel qualcosa che non va potrà andarsene, ma prima c’è altro di cui occuparsi.