“Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.” (1 Corinti 15, 10)
Guardiamoci allo specchio: non vedremo mai la perfezione, se è l’occhio umano a giudicarci. Vedremo invece ogni benevolenza e amore, se comprenderemo che è Dio ad abitare in ciascuno di noi. Nessuno può aspirare con le sue proprie forze alla giustizia e alla verità. Ma tutti noi siamo invitati a farlo in nome della grazia divina che è in noi. Dentro ciascuno opera la mano misericordiosa dell’Onnipotente, che lavora su di noi modellandoci e plasmandoci laddove siamo più fragili e bisognosi. Gesù è venuto a salvare tutti noi peccatori e la Sua bontà potrà portare frutto in noi, se lo desideriamo! Pertanto, inutile piangere sui nostri errori. Piuttosto cerchiamo di ammirare e di non ostacolare quanto Dio ha in serbo per noi. Non dobbiamo fare nulla, se non assecondarlo. Non poniamoci come ostacolo al Suo volere, ma facciamoci umili per ricevere la Sua vita e ogni carità.