3Chi salirà il monte del Signore,
chi starà nel suo luogo santo?
4Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non pronunzia menzogna,
chi non giura a danno del suo prossimo.
5Otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
6Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. (Salmo 23/24, 3-6)
Perché diamo così importanza al volto di una persona? Perché è la prima cosa che vediamo incontrandola; è la parte del corpo con cui ci relazioniamo. Sul volto scorgiamo le espressioni e i sentimenti dell’altro, e da esso sgorgano le parole che ci vuole dire. Quando pensiamo ad una persona, ci immaginiamo il suo viso, perché è tramite esso che la identifichiamo. Ma nessuno ha mai visto Dio! VederLo faccia a faccia significa non essere più in questo mondo, ed è Lui stesso a dircelo:
20Soggiunse: “Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo“. (Esodo 33, 20)
Eppure, pochi versetti prima, ci viene detto che:
9Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all’ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè. 10Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all’ingresso della propria tenda.11Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. (Esodo 33, 9-11)
Mosè parlava confidentemente con Dio, che però era sempre nascosto nella nube. Mosè udiva Dio ma non Lo vedeva, tant’è che subito dopo Gli chiede di mostrarsi (Esodo 33, 18-23). Il grande patriarca bramava vedere il volto del Signore, ma gli fu concesso di vederNe solo le spalle, dopo che il Signore era passato davanti a lui coprendogli gli occhi.
Anche Paolo ci conferma che Dio, per ora, non si può vedere, descrivendoLo come
16il solo che possiede l’immortalità,
che abita una luce inaccessibile;
che nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere.
A lui onore e potenza per sempre. Amen. (1 Timoteo 6, 16)
Mentre siamo sulla terra, non possiamo vedere Dio così com’Egli è, perché moriremmo. Quando saremo pronti per sostenere questa visione, verremo da Lui chiamati, alla fine del nostro percorso terreno.