TEMPO PER DIO

Chi sceglie di servire il Signore decide di mettere se stesso ai piedi della croce prima di ogni giudizio, testimonianza, discernimento sul da farsi. Decide che la sua vita è nelle mani di un Altro e comincia a dedicare del tempo a Lui e al prossimo che gli viene intorno.

Il tempo. Quello che si dedica al Signore è sempre ben speso, e produce un frutto molto prezioso: la Sua pace.

Il Suo tempo: non è affanno, non è confusione, non è ozio. È il riposo, è la gioia, è Lui che ci dice: “Lasciate a Me i vostri pesi e Io vi donerò il mio dolce giogo”.

Il tempo del Signore è la sicurezza e l’eternità, è il non dolore e la stabilità, e Lui ha intenzione di donarcela ogni giorno, se noi lo vorremo. Il Suo tempo non è il nostro e se noi andiamo da Lui, Egli ci donerà quanto ci manca.

Spesso a noi non manca qualcosa di materiale, come si può falsamente ritenere, ma il tempo di Dio. Quanto serve affannarsi per cose che non possiamo risolvere? Non serve a nulla.

E allora, è quanto mai opportuno ritagliarsi nella giornata un momento per godere del tempo Suo. Allora il Signore ci indicherà cosa fare.

Vogliamo noi concederglielo, o preferiamo continuare a fare capolino e ritornare indietro?

Chi concede tempo al Signore decide di guardare a Lui soltanto, perché è Lui che gode dell’esclusività, non più noi stessi.

Noi non siamo più al centro della nostra vita insieme a tutto ciò che non sappiamo ancora fare o gestire, ma lì c’è Dio in persona, e noi siamo pronti solo ad adorarlo.