Un cuore rinnovato

  • Un cuore purificato e grande. È giovane e robusto. È il cuore per Dio.

Abbiamo tutti bisogno di una riabilitazione spirituale. Gli acciacchi del tempo e dell’età nulla sono rispetto al nostro bisogno di recuperare la forma interiore. Il nostro cuoricino batte sempre, ma spesso è affaticato, angosciato, caricato di mille pesi sempre più opprimenti. Dobbiamo proprio risollevarci, iniziare una nuova terapia e rimetterci in sesto. Così non può più andare. Diventiamo soggetti alle più svariate malattie, ci colgono con maggior insistenza l’ansia o il dispiacere. Il nostro cuore si scurisce, si inspessisce e, spesso, finisce con l’ammalarsi. Dobbiamo fare qualcosa. Ma che cosa?

Imparare una piccola lezione di umiltà: da soli non possiamo fare nulla.

Non possiamo toglierci i pesi di dosso, non riusciamo a combinarne una buona, non siamo in grado di risolvere alcun problema. Se ci lasciamo andare a noi stessi, ci portiamo da soli verso l’infermità e la malattia incurabile. Dobbiamo chiedere aiuto, per guarire. È l’unica cosa che possiamo fare: chiedere l’aiuto del migliore medico del mondo, di Colui che ha costruito i cuori di tutti, che ne conosce il funzionamento e i bisogni primari.

Perché il nostro cuore non sta male solo per motivi fisici, ma soprattutto perché soffre a causa del peccato, dei dispiaceri, della poca disponibilità che trova ogni giorno. Il cuore si ammala e rischia di morire, se non interviene il miglior dottore del mondo, nostro Signore. Egli è l’unico che può risolvere le cose, basta alzare la cornetta e chiamarlo. Lui risponderà al primo squillo, e noi lo ritroveremo accanto prima di quanto possiamo immaginare.

Spesso l’uomo crede di dover fare qualcosa per non morire di fronte alle proprie preoccupazioni: dimostrare la sua bravura, sottomettersi di fronte al datore di lavoro, accondiscendere al desiderio dei figli.

Certo, un comportamento corretto e responsabile è cosa buona, ma non è ciò che fa la differenza per guarire o per risolvere i guai che ci stanno sempre accanto.

La differenza non proviene da noi, dalle nostre capacità o dai nostri propositi. La differenza è solo in un gesto di umiltà, cioè nel dire al nostro Dio: “Non ce la faccio da solo, ho bisogno di Te”. Allora Lui interverrà con gioia ed energia.

C’è bisogno che noi moriamo a noi stessi, perché Lui possa donarci la sua Vita. Finché non lo capiamo con profondità, continueremo a soffrire e a piangere su noi stessi.

Il giorno in cui invece capiremo che proprio non ce la facciamo più, lo invocheremo ed Egli interverrà. Con il suo Amore fascerà il nostro cuore ammalato e lo guarirà donandogli la Vita in abbondanza.

Prima di servire Dio, dobbiamo imparare ad essere da Lui guariti.

Prima di proclamarne la grandezza, abbiamo bisogno di essere completamente ristabiliti da Lui. Andiamo da Lui e tutto cambierà. Ne abbiamo tanto bisogno e da lì comincia il nostro cammino in Lui.

Prima di servirlo, è Lui che serve noi, donandoci un cuore nuovo e capace di vedere quanto Lui ha fatto per noi.

* Ezechiele 37, 1-10: 1La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; 2mi fece passare tutt’intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite. 3Mi disse: “Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?”. Io risposi: “Signore Dio, tu lo sai”. 4Egli mi replicò: “Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. 5Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. 6Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore”. 7Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. 8Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro. 9Egli aggiunse: “Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell’uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano”. 10Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.