Un dono per te – Evangelizzare

Evangelizzare significa passare tra la gente come luce, senza arrendersi mai. Significa cogliere ogni occasione per mostrare quella luce. Soprattutto a chi abbiamo più vicino. Ci si può scoraggiare, se si crede che evangelizzare sia un fatto solo di parola. Evangelizzare non è solo un fatto di parola, ma di essere. Evangelizzo perché io sono di Cristo. Evangelizzo perché la buona novella che voglio gridare agli altri è per prima cosa operante nella mia vita. Essere un buon evangelizzatore tra i parenti, gli amici, i colleghi di lavoro non convertiti consiste nel mostrare Cristo a loro in ogni mio gesto, atteggiamento, stato d’animo o decisione presa. Significa portare benedizione con il mio sorriso, il mio ottimismo e la mia fede completa in un Dio che mi ama sopra ogni cosa. Evangelizzare non implica gratificazione. Anzi, spesso porta a essere trattati come stupidi o a ricevere pesanti insulti e condanne. Ma è proprio allora che porto la Vita di Dio: nella mia mortificazione è Lui a trionfare e ad attirare tutti a Sé. Dio ha scelto con cura un contesto in cui vuole che io operi: esso è proprio quello che mi va tanto stretto, da cui vorrei con tutte le forze scappare: quella parrocchia, quel fratello, quel vicino di casa… Più io mi sento a disagio, più Cristo mi vuole lì ad evangelizzare: la sua Vita si fa posto nella mia, il suo Cuore vince sul mio e la Sua chiamata arriva a chi io faccio tanta fatica a sopportare. Evangelizzare è per prima cosa una rinuncia al nostro io per la Vita di Dio, anche se noi spesso pensiamo a questo momento come ad una occasione per dichiarare quanto siamo stati illuminati, amati, scelti da nostro Padre. Questa non è evangelizzazione, ma un monumento a noi stessi e alla nostra presunta superiorità! Evangelizzare invece significa servire, farsi da parte, umiliarsi: più mi costerà fatica farlo, più darò l’occasione a Dio di vivere in me e di far vedere la Sua guida e la Sua luce in me e in chi vorrà seguirlo.

*Marco 12, 1-12 (parabola dei vignaioli) e *Malachia 3, 13-21 (trionfo dei giusti nel giorno del Signore)