- un bulbo grande in un terreno molto fertile. Per ora è solo, ma già si intravedono altri germogli.
Il bulbo è la Parola di Dio operante in noi, che crea la vita e la moltiplica. Il campo è il nostro cuore. Non dobbiamo avere il pensiero di proteggerlo dagli attacchi esterni, ci penserà il Padrone, Dio stesso. Il nostro compito è quello di sentinella, per operare ogni cattura nel Nome del Padrone. Il fiore che nascerà sarà delicato e sboccerà teneramente. La sua bellezza dipende dal terreno, dall’innaffiatura e dal clima (cioè dalla nostra pace interiore). In mano al Padrone c’è un innaffiatoio (che è la chiesa corpo mistico): esso filtra l’acqua e la trasferisce al terreno nella misura ottimale. Il Padrone ha poi una vanga, suo strumento principale usato per il fiore. Con essa Egli dà ristoro, crea i giusti spazi, toglie il superfluo e fa respirare. Come? Isolando. Rendendo ogni fiore libero dagli altri e indipendente. Tale vanga è la nostra correzione, la nostra liberazione, la nostra purificazione. Infine, ogni fiore sarà colto e messo in un bel vaso. Il Padrone conosce i tempi e il fiore sarà unico nel suo splendore.