7Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. 8Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; 9perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,10portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. 11Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. 12Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita. (2 Corinti 4, 7-12)
Se scegliamo Dio incondizionatamente, Egli opererà decise potature nella nostra vita, per il nostro bene e affinché portiamo frutto; ma c’è un taglio che solo noi possiamo operare, ed è la rinuncia al nostro io e a tutto ciò che lo esalta o lo gonfia. Lo svuotamento di noi stessi è una questione di cuore, non di penitenze morali o di disciplina fisica. Potremmo infatti apparire come le persone più controllate, osservanti e disciplinate del mondo, ma essere comunque pieni di noi stessi, come i farisei.
25Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza. 26Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto!
27Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. 28Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità. (Matteo 23, 25-28)
Il Signore guarda il cuore, non le apparenze. A Lui non interessano i nostri sacrifici, se hanno lo scopo di farci “buoni” davanti a Lui (come se fosse possibile!). Farsi piccoli e svuotarsi di se stessi è ben altro.