Vestiti vecchi

16Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.  (Matteo 9, 16)

Fino a poco tempo fa, le persone non avevano i guardaroba che possediamo noi oggi. I vestiti erano pochi, fatti a mano, tessuti col telaio o cuciti da scampoli di stoffa. Realizzarli costava tempo e fatica, quindi si faceva di tutto per recuperarli. Il mestiere della sarta era diffuso, anche come attività secondaria delle casalinghe.

Oggi solo pochi appassionati confezionano i propri abiti, e le sarte lavorano prevalentemente nelle aziende specializzate. La maggior parte della gente acquista vestiti fatti in serie, e li cambia spesso per seguire la moda del momento.

Nonostante ciò, liberarci dei vecchi vestiti non sempre ci piace. Sono oggetti a cui siamo affezionati, perché li abbiamo portati addosso per anni; si sono adattati al nostro corpo e con essi ci sentiamo a nostro agio. Con il tempo il tessuto si è strappato, bucato, liso, ma noi pazientemente lo abbiamo rammendato, con toppe e punti di cucitura sempre più evidenti. Abbiamo fatto di tutto pur di tenere in vita quel determinato capo di vestiario, anche se dentro di noi sapevamo che era ora di darlo via.

Sembra assurdo, ma ci comportiamo così anche con il nostro uomo vecchio! Sappiamo che dobbiamo liberarcene, eppure continuiamo a tenerlo addosso. E’ malconcio, sformato, pieno di macchie… è imbarazzante e crea disagio anche agli altri. Ma non si dirigerà da solo nella spazzatura, dobbiamo buttarcelo noi! Siamo titubanti a disfarcene perché pensiamo di non avere alternativa, e che, una volta eliminato l’uomo vecchio, rimarremo soli e nudi. E invece no! Il Signore ha pronto per noi un nuovo abito! Ma non potrà darcelo finché non ci spogliamo di quello vecchio.

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