Ciechi nati – siate santi

1Passando vide un uomo cieco dalla nascita 2e i suoi discepoli lo interrogarono: “Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?”. 3Rispose Gesù: “né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio. (Giovanni 9, 1-3)

 Il cieco nato siamo noi. La cecità che abbiamo non è una conseguenza dei nostri peccati, né di quelli dei nostri genitori o dei nostri antenati, anche se è vero che spesso portiamo questi pesi. La nostra cecità è un qualcosa che ci contraddistingue, in senso negativo, dalla nascita. Qualcosa che ha sempre fatto parte di noi… fino ad un preciso istante. Fino ad un incontro.

Essere ciechi, nella carne, vuol dire avere un handicap fisico che limita la vita cosiddetta normale. Anche spiritualmente essere ciechi significa avere un impedimento che può portare ad avere problemi nella vita spirituale. Questa cecità è quello che definiamo “il nostro uomo vecchio” e ogni aspetto che lo riguarda è un peso che si ripropone anche nella nuova vita in Cristo.