Un dono per te – L’incredulità

L’incredulità è vedere guardando solo al presente. È vedere con superficialità le persone, i problemi, le situazioni. L’incredulità è fermarsi all’apparenza. È disperazione, tormento, delusione, senso di abbandono. È non sperare, è non vivere, è non potere, è non essere. È incredulo chi non trova un senso alle cose che accadono, chi non si sente appagato, chi crede che la vita non gli abbia dato abbastanza. L’incredulità è l’inferno. È il non accettare il giorno che scorre con tutti i suoi doni, è il rifiutare il sorriso del vicino, è il non fidarsi dell’amore che ci viene dato. L’incredulità paralizza il nostro cuore, spezza il nostro respiro, tormenta i nostri pensieri e toglie ogni serenità. Sono incredula se penso che Dio non mi ami da sempre e se dubito che mi voglia lasciare nell’ignoranza e nella sofferenza. Sono incredula se non accetto la sua Provvidenza giornaliera nella mia vita, se capisco che la mia vita è tutta un se. La mia vita, invece, deve essere tutta un sì a Lui!  L’incredulo dice “se”, il credente dice “sì”. L’incredulo dice “non lo so”, il credente dice “so senza aver visto”.

La fede è un dono di Dio, questo è un fatto indiscutibile. Ma quando Dio si è rivelato a noi e ci ha chiamato, sta a noi coltivare questo dono. Come?

Rimanendo in Lui. Il Signore ci ha donato la sua Vita e noi dobbiamo vivere di questo scambio. Ci ha parlato, ci ha ristorato e guarito, ci ha reso nuovi. Ha inondato il nostro cuore della sua luce. Se rimaniamo in Lui, la Sua luce brillerà nella nostra umile vita. Credere è vivere unicamente in funzione di quella luce. Una luce che fa vedere, capire, sperare, perché è un qualcosa che non viene da noi. È qualcosa fuori dall’ordinario, è il nostro legame con il cielo e con il Creatore, è la fiamma che muove da sempre l’universo intero. Se quella luce rimane in me, io vedo cose impossibili per l’uomo e per il mondo. Se quella luce rimane in me, io posso, io sono, io spero, io sento, io soffro… come Dio. Il credere è il tenere nel cuore il cuore di Dio. È confidare nella Sua direzione e non nella nostra misera visuale. Io credo se la luce di Dio è in me. È tale luce che illumina il mio cammino, che mi fa andare dove non avrei mai creduto, che mi conduce da uomini che non avrei mai pensato di conoscere. Se nel mio cuore c’è Dio e non me stessa, io cambio completamente prospettiva di vita.