Gesù sostiene la fede

Lc. 22:32, “Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno”.

La parola qui tradotta “pregato” potrebbe letteralmente essere intesa come “legato“. Inoltre, nel testo originale greco è in forma passiva: essenzialmente ci dice che Gesù era legato per conto di Pietro. Ora, il significato centrale qui è che Gesù era vincolato dalla convinzione, dal peso dell’anima, dal peso del desiderio della Sua anima di vedere Pietro preservato, e questo è già di per sè molto bello.

Ma possiamo dire di più. In effetti, Gesù era letteralmente legato a Pietro. I vincoli che sarebbero stati posti su Gesù da lì a poche ore non erano forse per Pietro? E, in questo senso, Gesù non è legato a tutti noi? E la sua schiavitù non è la nostra libertà? Non è forse legato con chiodi di ferro al legno della croce affinché la nostra fede non venga meno? Per restare con lui ed entrare nel Regno, per essere preservati?

“Satana ha chiesto di averti, ma io ero legato a te, affinché la tua fede non venisse meno. Sono stato spogliato, sono stato flagellato, sono stato deriso, sono stato inchiodato sulla croce, sono stato trafitto dalla lancia, sono stato schiacciato dall’ira, sono stato legato nelle spire della morte per te, affinché la tua fede non venga meno, affinché tu possa sopportare, affinché tu possa convertirti e rafforzare i tuoi fratelli”.

In questa immagine Gesù sta in piedi, legato e flagellato, rivolto lontano dalla nostra vista. L’uomo raffigurato con colori scuri al centro dell’immagine rappresenta Pietro in primis, ma anche ognuno di noi nella nostra fede che va in frantumi. Il sangue espiatorio versato del Signore legato si riversa su Pietro (e su noi) e, proprio alla luce della risurrezione che risplende dal sepolcro che si apre per illuminare l’intera scena, quel sangue diventa il mezzo per sostenere Pietro (e noi) nel suo crollo.

Il sangue di Cristo illuminato dalla risurrezione, sparso mentre era legato per i Suoi, simboleggia la sua preghiera di sostegno 1) perché il Suo sacrificio nello Spirito eterno è esso stesso la sua incessante intercessione davanti al Padre in nostro favore, e 2) perché il Suo sangue versato è una sorta di “preghiera materiale”, quel sangue che è più eloquente di quello di Abele (Eb 12,24).

Fonte: www.fullofeyes.com (https://www.instagram.com/p/CSovx25L0m2/